Abbonati subito per rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie
Cronaca

Il Conservatorio Tomadini si apre alla musica antica

Approvato dal ministero il nuovo dipartimento. Fino al 30 aprile ingresso libero alla masterclass del nuovo docente di violoncello barocco, Stefano Veggetti

Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha approvato l’attivazione, presso il Conservatorio di musica Jacopo Tomadini di Udine, del Dipartimento di Musica Antica consentendo così un ulteriore importante ampliamento dell’offerta formativa. A spiegarne i contenuti è il direttore, professoressa Flavia Brunetto, visibilmente soddisfatta per questo traguardo che consente un’apertura verso nuovi percorsi musicali. “Il nuovo Dipartimento – spiega -, comprenderà corsi di violino barocco, violoncello barocco, flauto traversiere, clavicembalo e tastiere storiche”. Per condividere con la città questo rilevante traguardo, fino a sabato 30 aprile sarà possibile, con ingresso libero, assistere alla masterclass, dedicata ad Antonio Vivaldi, curata da Stefano Veggetti, nuovo docente di violoncello barocco presso il Conservatorio udinese e concertista di fama internazionale. Quanti vorranno assistere alla masterclass avranno anche la possibilità di osservare da vicino le dieci pietre dell’inciampo, dedicate ad altrettanti deportati nei campi nazisti, collocate la scorsa settimana in via Treppo proprio sul marciapiede antistante l’edificio che ospita il Conservatorio e che in passato era stato anche sede della Questura. “E’ per noi un grande onore – conclude il direttore Flavia Brunetto -, avere sulla nostra soglia un simbolo tangibile di ciò che è stata la Shoah e un segno permanente di cosa ha significato anche nella nostra città lo sterminio nazista; la musica, così come ogni altra forma d’arte, è uno degli strumenti che aiutano a cementare la memoria del nostro passato e che ci ricordano quanto siano importante i valori fondanti come la libertà dall’oppressione e il concetto stesso di Patria”.

Articoli correlati