«È un onore ospitare in questo Consiglio comunale mons. Andrea Bruno Mazzocato, il “nostro monsignore”. Lo ringrazio a nome di tutta la città per aver rappresentato un solido punto di riferimento». Con queste parole il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, lunedì 29 aprile ha consegnato all’Arcivescovo emerito il sigillo della città di Udine. In mano il libretto della Messa del saluto di mons. Mazzocato, De Toni ha dato lettura di due estratti della lettera di commiato dell’Arcivescovo alla Chiesa udinese. «Mi hanno colpito i passaggi sulla richiesta di perdono e la motivazione del suo rientro a Treviso – ha spiegato De Toni – perché sono segno di una grande fede». Mazzocato ha espresso gratitudine per il prezioso riconoscimento; «nel contesto democratico, ho cercato di portare un contributo di valori e di pensiero che, sono sicuro, proseguirà anche con il mio successore», ha detto il presule, ricordando di essersi sempre lasciato orientare da criteri di «solidarietà e sussidiarietà». Nell’ambito del riconoscimento a mons. Mazzocato ha preso la parola anche l’ex sindaco Pietro Fontanini, il quale, oltre a esprimere il suo ringraziamento al presule, ha affermato che «mons. Mazzocato si è battuto per il Messale in lingua friulana; spero che prosegua il suo impegno in questa direzione».
Giovanni Lesa