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CulturaMontagna

Il FAI svela quattro tesori di Socchieve

Sabato 12 e domenica 13 ottobre tornano per la tredicesima edizione le Giornate FAI d’Autunno, uno dei più importanti e amati eventi di piazza dedicati al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano ETS.

La Delegazione Fai di Udine porta alla scoperta di quattro luoghi nascosti a Socchieve, una delle borgate più antiche della Carnia che si trova sulla via di comunicazione attiva sin dai tempi dei romani e si caratterizza per la presenza di piccoli nuclei abitati distribuiti nella vallata.

La Chiesa di San Martino è una vera opera d’arte che sorge su una piccola altura e presenta un importante ciclo di affreschi di Gianfrancesco da Tolmezzo, il maggior pittore carnico del Rinascimento. La chiesa è Monumento nazionale e i recenti lavori di restauro hanno messo in luce tracce di precedenti costruzioni; il primo impianto potrebbe risalire al VII sec.

La Chiesa di San Maurizio nel Borgo di Nonta è stata costruita nel 1624, ma consacrata solamente nel 1718. Accanto all’evoluzione storico-culturale della chiesa si affermò un’intensa devozione per la Madonna del Rosario. Il culto perdura ancora oggi: ogni prima domenica di ottobre, infatti, è mantenuta la pietà devozionale.

La Pieve di S. Maria Annunziata di Castoia e l’antico cimitero si trovano sul colle sopra la borgata e dove si ergeva il castello dei signori di Socchieve, a loro donato dal patriarca di Aquileia. All’interno si possono ammirare diversi capolavori: la pala della Madonna degli Angeli opera del pittore carnico Nicola Grassi (1741, altare maggiore), il battistero con vasca in pietra del XIV secolo e la statua lignea dell’Assunta realizzata da F. Demetz (1912). Da visitare l’antico cimitero e la Maina affrescata da Gianfrancesco da Tolmezzo alla fine del XV secolo.

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