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Il «Grazie» di Vita Cattolica ai suoi diffusori, tra i tesori del Tiepolo al Museo diocesano

Lunedì 22 luglio, in un pomeriggio caldo e a tratti temporalesco, un gruppo di una decina di diffusori di “La Vita Cattolica” – con mariti e mogli al seguito – ha visitato il Museo diocesano e le Gallerie del Tiepolo, effettuando anche una tappa finale nella redazione del settimanale che essi stessi contribuiscono a diffondere e che, per l’occasione, ha offerto a questi suoi preziosi volontari la visita guidata. La notizia potrebbe fermarsi qui, se non fosse che c’è molto altro, significativo, che merita di essere raccontato.

Innanzitutto, era la prima volta dopo molti anni che il settimanale diocesano proponeva un dono di questo tipo ai suoi diffusori, un elemento, questo, foriero di incognite. Funzionerà? Parteciperanno? La prima ad arrivare in centro a Udine è Milena da Pontebba, anche a nome della “collega” Caterina. Poi ecco, piano piano, giungere altri volontari, vicini e lontani: Giulio e Daniela da Santa Caterina, Gianlauro e Teresa da Mereto di Capitolo, Angela da Remanzacco, Flavio e Franca da San Giorgio di Nogaro, a parlottare con Martina e il marito, da Marano Lagunare. Poi Michela da Laipacco ed Elena da Santa Margherita, con Vinicio da Tarcento. Ritrovo: il portico del museo diocesano, in piazzale Patriarcato. Ci raggiunge Maria Rita Ricchizzi, sorridente e preparatissima guida del Museo diocesano, reduce da numerosi appuntamenti in museo con bambini e ragazzi degli oratori estivi. «Ben arrivati! Ci siamo tutti? Possiamo iniziare?» Ci mettiamo in cerchio e ci diamo il benvenuto prima di cominciare, quando alle nostre spalle giunge di slancio una vettura grigia. «Scusate, sono in ritardo. Buongiorno!». La voce, inconfondibile e inaspettata, è quella dell’Arcivescovo. Un rapido incontro a sorpresa con i diffusori, cui mons. Riccardo Lamba ha voluto rivolgere un breve saluto. «Spesso facciamo tante cose, in Parrocchia, e anche voi immagino che non seguiate solo questo servizio per La Vita Cattolica», ha detto. «Ogni tanto serve un po’ di riposo, un prendere fiato e cercare ossigeno, come state per fare visitando il museo». «Grazie per accoglierci in casa sua!» scherza qualcuno dei presenti. «Diciamo che è la casa dell’Arcidiocesi, che ospita anche me!» ribatte sorridendo mons. Lamba. «Diciamo un’Ave Maria?»

Nasi all’insù

Cinque minuti, non di più, con l’Arcivescovo. Poi l’immersione nel palazzo patriarcale, con affreschi meravigliosi del Tiepolo (e non solo). Maria Rita Ricchizzi a guidare gli sguardi rivolti verso l’alto… e verso il basso: tutto qui respira storia del Friuli, persino il pavimento. «Ah guarda, non lo sapevo!» bisbiglia qualcuno commentando la guida. Piccole scoperte di un luogo che da fuori “non diresti mai”, eppure cela meraviglie tra le più belle dell’intero Friuli.

L’incontro con la redazione

Terminata la visita al museo e congedata la guida, il gruppetto si è diretto verso la redazione del settimanale. «Troveremo ancora qualcuno dei giornalisti?» chiede con curiosità una voce sommessa. «Certo – rispondiamo –, il lunedì e il martedì sono i giorni in cui l’orario si prolunga di più, perché si avvicina la pubblicazione del giornale». Giunti in redazione, il gruppo è accolto dal direttore don Daniele Antonello, assieme ad alcuni dei giornalisti: volti al di là delle firme sulle pagine del settimanale, che gli amici diffusori hanno potuto conoscere di persona. «Grazie ancora per il servizio che fate – ha ricordato il direttore –, per un giornale come questo gli abbonamenti che raccogliete sono fondamentali perché fanno circolare i messaggi di cui “Vita Cattolica” è portatrice». Nella sala riunioni della redazione, dove “nasce” il settimanale, i diffusori hanno potuto anche scambiare qualche parere, qualche suggerimento ed esprimere alcune difficoltà. «Ne facciamo tesoro, possiamo darci appuntamento in autunno per nuove idee. Che ne dite, intanto facciamo una foto?».

Diffusori, il gruppo si allarga

Prima dell’autunno, i mesi estivi stanno portando in dote nuove disponibilità di persone che volontariamente faranno da punto di riferimento nelle rispettive Parrocchie per chi vorrà conoscere il settimanale diocesano e – perché no? – sottoscrivere l’abbonamento. Bertiolo, Moggio, Faedis, Camino al Tagliamento, Porpetto, Morsano di Strada, Prepotto avranno presto i loro diffusori. E in redazione si lavora a rendersi presenti in altre Parrocchie. «È vero, la prossimità è necessaria» racconta una delle diffusore, al termine dell’incontro. «La gente si avvicina a chi conosce e ha passione». Come darle torto? Eventuali nuove disponibilità sono raccolte dall’Ufficio diocesano per la pastorale delle Comunicazioni sociali (uff.com.sociali@diocesiudine.it). Prima di rivedersi, stavolta davvero, tutti insieme in autunno.

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