Il Ministero della Cultura si oppone alla richiesta di costruzione dell’impianto di produzione di energia elettrica solare previsto nel Comune di Aquileia.
In particolare, secondo il parere della Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio, elaborato sulla base di quanto evidenziato della Soprintendenza ABAP del Friuli Venezia Giulia, “l’ambito di intervento dove dovrebbe sorgere l’impianto fotovoltaico insiste su un’area agricola ad elevatissimo rischio archeologico, a ridosso di un contesto ricco di elementi di interesse tutelati sotto il profilo culturale e paesaggistico a partire dal campanile della Basilica Patriarcale in prossimità del sito UNESCO ‘Area archeologica di Aquileia e Basilica patriarcale’, coinvolgendo parzialmente anche la buffer zone a protezione del sito”.
L’area archeologica di Aquileia e la Basilica patriarcale, spiega il ministero, sono un sito inserito nella lista del patrimonio Mondiale dell’UNESCO fin dal 1998 per i suoi eccezionali valori universali. La dichiarazione di importanza – adottata ufficialmente a ottobre 2016 – spiega perché il sito UNESCO di Aquileia è ritenuto di un valore universale eccezionale sul piano storico e scientifico. Questo aspetto è in grado di giustificarne la protezione permanente a carico della comunità internazionale nel suo insieme.
“Concreto – si legge ancora nel parere della Soprintendenza – il rischio che il sorgere di un impianto di tale portata possa portare all’inserimento del sito di Aquileia nella lista dei patrimoni dell’umanità in pericolo, elemento in grado di compromettere lo sviluppo futuro dell’area e del suo indotto”.