Trasferito a Ferrara. Al suo posto arriverà il titolare della Prefettura di Pordenone, Domenico Lione
Nella foto Marchesiello col sindaco De Toni
«Abbiamo affrontato tante sfide con spirito di squadra: dopo molti anni lascio il Friuli Venezia Giulia portando con me ricordi straordinari, su tutti l’Adunata degli Alpini, che mi ha fatto toccare con mano il cosiddetto modello Friuli». Lo ha detto, all’Ansa, il Prefetto di Udine, Massimo Marchesiello, che dal primo novembre prenderà servizio a Ferrara. Per lui si tratta di una sorta di ritorno a casa: pur essendo di origini campane, nel capoluogo estense lo attende il ricongiungimento con la famiglia. A raccogliere il suo testimone a Udine sarà l’attuale titolare della Prefettura di Pordenone, Domenico Lione.
«Tra le tante emergenze che abbiamo affrontato c’è la gestione della rotta balcanica – ha aggiunto – quella altrettanto delicata della collocazione dei minori non accompagnati, ma anche la prima accoglienza dei profughi ucraini nei primi giorni di guerra».
Il fiore all’occhiello della sua gestione è l’inaugurazione della nuova Prefettura: «Ho avuto la fortuna di ereditare il lavoro egregio fatto dai predecessori, grazie alla preziosa collaborazione del Demanio, e di entrare come primo inquilino di un immobile di grande efficienza, un vero gioiello, che è la casa di tutti gli udinesi».
Ieri anche il Sindaco di Udine Alberto Felice De Toni ha voluto ringraziare il Prefetto sottolineando che «quattro mesi di governo della città di Udine sono pochi per tirare delle somme, ma la collaborazione con il Prefetto Massimo Marchesiello durante questo periodo è stata professionale e leale. Ho potuto constatare di persona soprattutto la passione che l’ha guidato e lo guida nell’esercizio di un ruolo complesso e centrale». In particolare, De Toni ha porto i suoi ringraziamenti per «l’ottimo lavoro dal punto di vista logistico nell’organizzazione di un evento di rilevanza nazionale come l’Adunata degli Alpini, che ha visto la città di Udine accogliere le Istituzioni nazionali e locali, le Forze armate e centinaia di migliaia di visitatrici e visitatori, con le complessità uniche che ne conseguono. Inoltre a questa collaborazione schietta e costruttiva tra Amministrazione e Prefettura va riconosciuto il merito della risoluzione di un problema evidente per la città di Udine, ovvero lo stallo della Cavarzerani, che sarà liberata entro il 2025 e sarà riqualificata come ‘Cittadella della Giustizia’».