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In festa per l’altare che racconta la Sauris di 500 anni fa

Nel 1700 il vescovo di Capodistria Carlo Camucio scriveva al Papa che il santuario di Sant’Osvaldo a suo avviso era il “maggiore delle Alpi” ed in quell’epoca in Val Lumiei è documentata una grandissima affluenza di pellegrini, che accorrevano a Sauris per invocare il Santo soprattutto come protettore dalla peste. Lo ha ricordato il parroco, mons. Pietro Piller, nella messa celebrata nella quattrocentesca chiesa di Sauris di Sotto, domenica 4 agosto, in occasione della Festa del Patrono. La Vita Cattolica lo racconta nell’edizione del 7 agosto 2024.

L’appuntamento è stato solennizzato con particolare rilievo perché quest’anno ricorrono anche i 500 anni dell’altare maggiore del Santuario, splendido esempio di flügelaltar (altare ad ali) realizzato in stile tardo-gotico tedesco da Michael Parth.

La festa del Patrono è stata caratterizzata dalla partecipata processione e, come da tradizione, la Messa è stata solennizzata dai canti del Coro Zahre e, quest’anno, dalla presenza di ben 22 suore giovani, missionarie del Verbo incarnato, provenienti dall’Argentina, che stanno trascorrendo due settimane a Raveo.

Con le suore argentine che hanno contribuito a solennizzare col canto la festa del Patrono

Venerdì 9 agosto l’incontro “Un capolavoro di 500 anni fa”

Nell’ambito delle iniziative organizzate quest’anno per celebrare i 500 anni dell’altare di Parth s’inserisce l’incontro “Un capolavoro di 500 anni fa. S. Osvaldo e il Flügelaltar di Michael Parth”, in programma venerdì 9 agosto, alle 18, nella sala a gradoni del Kursaal di Sauris di Sotto. Interverranno Claudia Di Sciacca (Università di Udine), Luciana Simonetti (restauratrice, già ispettrice onoraria del MiBACT per la provincia di Udine) e Teresa Perusini (restauratrice e storica dell’arte). Al termine verrà proiettato il documentario “Michael Parth in Carnia” di Marco Rossitti.

Mons. Piller: «In estate le chiese si riempiono»

«In estate più che in altri periodi dell’anno le nostre chiese si riempiono, anche grazie al rientro di molti emigranti, che partecipano sempre volentieri agli appuntamenti della tradizione – commenta mons. Piller –. È stato così a Sauris di Sotto per Sant’Osvaldo, ma lo sarà certamente anche per San Lorenzo a Sauris di Sopra il 10 agosto e lo stesso si verifica negli altri borghi: da Forni di Sopra, dove la sera di ferragosto si celebra l’Assunta, ai più piccoli Voltois (Ampezzo) e Priuso (Socchieve) che il 16 festeggiano San Rocco…

Più celebrazioni ogni giorno

Processione per la festa del Patrono a Sauris di Sotto

Nel periodo estivo nella Collaborazione pastorale di Ampezzo ci si organizza per offrire ai villeggianti più celebrazioni. «A Forni di Sotto e di Sopra, ad esempio, c’è una messa al giorno e la domenica tre messe a Forni di Sopra e una a Forni di Sotto, più le prefestive – precisa il parroco coordinatore –. Inoltre cerchiamo di andare incontro il più possibile alle esigenze di chi lavora in ambito turistico. Ad Ampezzo tutto l’anno la prima messa è alle 7: un buon orario sia per chi lavora, sia per chi esce per un’escursione». Oltre ai sacerdoti che prestano servizio nella Collaborazione pastorale, un prezioso aiuto sul territorio è offerto dai Salesiani e, quando possibile, dai preti presenti sul territorio per i campeggi estivi o che accompagnano i gruppi Scout. Mons. Piller li invita sempre a segnalare la loro presenza e disponibilità, così da informare tramite il foglio settimanale l’eventuale orario delle Messe aggiuntive.

Valentina Zanella

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