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Ambiente

«In pericolo il Re dei fiumi alpini». L’allarme degli ambientalisti

«Il “Re dei fiumi alpini” è ancora  una volta in pericolo! Il Tagliamento va salvato da nuove grandi  opere che ne minacciano l’integrità. Servono soluzioni in linea  con la Nature Restoration Law». È l’allarme lanciato da varie  associazioni ambientaliste in un comunicato congiunto relativo al fiume Tagliamento, per il quale Regione Fvg e l’Autorità di  Bacino prospettano «nuove grandi opere, proprio nel medio corso del fiume».

Si tratta, secondo i rappresentanti regionali di Legambiente, WWF e Lipu, e l’associazione Foce del Tagliamento odv, di «infrastrutture che ne interromperebbero continuità e integrità, con conseguenze inevitabili a monte e a valle, per l’ambiente,  il paesaggio e i benefici economici che il fiume offre per il  solo fatto di scorrere libero (i cosiddetti “servizi ecosistemici”)».

Le associazioni ricordano che «la Regione Fvg ha investito fondi europei per il ripristino dei Magredi a monte del ponte di Dignano, in un’area protetta della rete Natura 2000» e che la Legge europea sul ripristino della natura, la Nature Restoration Law, entrata in vigore in questi giorni, «prevede, tra l’altro, di ripristinare la continuità fluviale per 25mila chilometri di corsi d’acqua nell’Unione europea». Il Fvg, «proponendo nuove  opere trasversali al Tagliamento», insistono gli ambientalisti, «si pone in netto contrasto con questa norma».

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