Il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato d’emergenza per 11 Regioni, tra cui il Friuli-Venezia Giulia, e stanziato 53,5 milioni. Fondi che basteranno solo per coprire le primissime emergenze e ripristinare i servizi essenziali, visto che la conta dei danni non è stata completata e supererà, secondo il Governo, i tre miliardi. Intanto in montagna continuano gli interventi, tra gli altri sulla pieve di Illegio.
Arrivano i primi fondi per i territori devastati dall’ondata di maltempo che nei giorni scorsi ha colpito l’Italia: il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato d’emergenza per 11 Regioni, tra cui il Friuli-Venezia Giulia, e stanziato 53,5 milioni. Fondi che basteranno solo per coprire le primissime emergenze e ripristinare i servizi essenziali, visto che la conta dei danni non è stata completata e supererà, secondo il Governo, i tre miliardi. Sarà ora il Dipartimento della Protezione Civile, con un’ordinanza che dovrebbe essere pronta in una decina di giorni, a distribuire alle Regioni i soldi a disposizione, in base all’elenco degli interventi che le stesse amministrazioni locali indicheranno.
Una delle priorità per il Friuli è eliminare la centinaia di migliaia di metri cubi di alberi distrutti dal forte vento così come il materiale portato sulle spiagge dalle mareggiate. Intanto, in montagna, continuano gli interventi di messa in sicurezza. A Illegio, “i Vigili del fuoco sono stati eccezionali – racconta il parroco di Tolmezzo, mons. Angelo Zanello – insieme alle altre forze intervenute, hanno salvato la Pieve (nella foto)”. La pieve è quella di San Floriano, a Illegio, suggestiva e antica, situata su un’altura e raggiungibile solo a piedi con una camminata di più o meno quaranta minuti anche lei vittima del maltempo dei giorni scorsi. Il parroco spiega che “appena è stato chiesto l’intervento i Vigili del fuoco, la Protezione civile, il Comune si sono tutti mobilitati per intervenire con l’elicottero”.