«Riteniamo che la Quaresima sia un tempo privilegiato per riflettere, anche come insegnanti di religione cattolica, sul proprio essere cristiani e sulla personale vocazione a servizio della Chiesa». Con queste parole il direttore dell’Ufficio scolastico dell’Arcidiocesi di Udine, don Giancarlo Brianti, ha invitato gli insegnanti di religione a un incontro che ha carattere di ritiro spirituale. Per docenti di ogni ordine e grado l’appuntamento sarà per domenica 3 marzo, a partire dalle 15, nella splendida cornice della chiesa udinese della Beata Vergine del Carmine, dove lo stesso don Brianti è parroco.
Ad animare l’incontro sarà don Alberto Vianello, membro della Comunità monastica di Marango (Venezia), che ai docenti offrirà una riflessione quaresimale sul tema «Mettersi in ascolto, affidarsi: la preghiera di Bartimeo e la comunità cristiana». L’anno scorso don Vianello è già stato ospite dell’Ufficio scolastico diocesano, proponendo agli insegnanti un intervento sul tema della preghiera. Negli intenti dell’Ufficio scolastico, infatti, il ritiro del 3 marzo è «Un ulteriore passo del percorso spirituale sulla preghiera iniziato lo scorso anno». Un percorso a tappe, dunque, che anno dopo anno vuole legare determinate tematiche (e pratiche) di spiritualità con la prassi tipica dell’educatore. «Inoltre – ha proseguito don Brianti – il tema vuole inserirsi nell’Anno della Preghiera proposto da Papa Francesco per il 2024 in preparazione al Giubileo del 2025».
Dopo un momento di accoglienza, l’incontro si sviluppa con il saluto iniziale del Direttore dell’Ufficio Scuola diocesano, l’intervento di don Vianello, un tempo di silenzio e di riflessione personale, la conclusione con la preghiera comunitaria dei Vespri.
Oltre duecento insegnanti
Sono poco più di duecento gli insegnanti di religione nelle scuole del territorio diocesano. Ventidue sono gli insegnanti nella scuola dell’infanzia, un centinaio (97) nella primaria, 36 nella secondaria di primo grado (le vecchie “scuole medie”) e 61 nelle secondarie di secondo grado (le “superiori”). Il numero, apparentemente cospicuo, avrebbe bisogno di qualche rinforzo: «Ogni anno dobbiamo far fronte a tre/quattro pensionamenti», ricorda infine don Brianti. Risulta vitale, a questo proposito, la collaborazione con l’Istituto superiore di Scienze religiose di Udine.