«Sono disponibile a partecipare, a nome della Chiesa udinese, all’incontro a Rondine, “luogo terzo ed equi-coinvolto”, assieme ai rappresentanti delle comunità ebraiche e musulmane, unitamente alle realtà sportive, istituzionali, economiche, formative e civili del Friuli-Venezia Giulia che vorranno unirsi sotto l’insegna della comune umanità, in spirito di pace». Così l’arcivescovo di Udine, mons. Riccardo Lamba, accoglie l’invito che Franco Vaccari, fondatore e presidente di Rondine – Cittadella della pace, ha rivolto a lui e ad altri esponenti del mondo istituzionale, formativo, economico, sportivo e civile in merito a un incontro per conoscere e favorire processi di pace, organizzato a corollario della partita di calcio Italia-Israele che si svolgerà a Udine lunedì 14 ottobre.
L’evento, di cui non è stata ancora fissata la data, è nato su iniziativa del sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, che si è rivolto a Rondine per far sì che la contestata partita di calcio potesse diventare occasione di dialogo. Come è noto, infatti, attorno alla gara si è accesa un’aspra polemica legata al patrocinio istituzionale chiesto dalla Feder-Calcio (Figc), concesso dalla Regione, ma negato in un primo momento dal Comune di Udine e concessa – come comunicato dallo stesso De Toni nella giornata di mercoledì 9 ottobre – proprio in seguito all’incontro di Rondine.
Lamba: «Sì ad ogni iniziativa a favore dell’incontro e del dialogo
«In questo momento storico in cui i conflitti si allungano nel tempo e si allargano nello spazio, aggravando il dolore di un numero sempre maggiore di popolazioni e coinvolgendo, con loro, tutta l’umanità, ben volentieri la comunità cristiana della Chiesa di Udine aderisce a ogni iniziativa volta a favorire l’incontro e il dialogo tra le parti coinvolte nei vari conflitti», ha scritto l’arcivescovo Lamba in una lettera indirizzata proprio al presidente di Rondine, Vaccari.
L’Arcivescovo spiega di condividere «l’appello di Franco Vaccari, fondatore e presidente di Rondine – Cittadella della Pace il quale mette in rilievo l’importanza del “riconoscimento dell’esistenza dell’altro, seppur nella divergenza di posizioni e visioni”, nella convinzione che la diversità storica, culturale e religiosa sia una ricchezza per tutti».
L’appello: «Perseveriamo nella preghiera»
«In continuità con la preghiera che la Chiesa, su indicazione del Santo Padre, ha celebrato lo scorso 7 ottobre – conclude l’Arcivescovo –, rinnovo l’appello a perseverare nella preghiera per la pace. Il Signore, che ha definito “Beati” gli operatori pace, benedica ogni sforzo per giungere alla riconciliazione e al riconoscimento reciproco dei popoli in conflitto».
L’invito di Vaccari: lo sport spazio “terzo” dove tenere aperta la possibilità di dialogo
«Apprezziamo e stimiamo la richiesta di incontro e di collaborazione con Rondine lanciata dal sindaco di Udine Felice De Toni. Sono convinto che l’obiettivo sia comune: portare un messaggio concreto di pace, radicato nel coraggio quotidiano dei giovani provenienti dal Medio Oriente che nella World House della Cittadella della Pace cercano di spezzare la catena crescente dell’odio», scrive Vaccari nella lettera aperta inviata tramite Avvenire al ministro dello Sport Andrea Abodi, al presidente Fgci Gabriele Gravina, al sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, al presidente della Regione, Massimiliano Fedriga e a tutti gli «enti sociali, economici, culturali educativi e religiosi del territorio di Udine».
Obiettivo di Rondine, con questa iniziativa, chiarisce il presidente, è «fare in modo che lo sport – il calcio, in questo caso – possa essere quello “spazio terzo”, quella risorsa morale e culturale per cui è nato e continua a trovare una sua preziosa ragion d’essere, anche nei momenti più tragici della storia. Così possiamo dare un contributo con tutti voi per difendere la forza e la bellezza dello sport da rischi e tensioni che in questo momento potrebbero crearsi».
Ed ecco l’invito, rivolto «anche le scuole, le categorie economiche e civili, in un vero spirito di condivisione. Inoltre, vista la nostra quotidiana esperienza nel dialogo interreligioso, invitiamo anche i rappresentanti delle comunità ebraiche, musulmane e cristiane, quest’ultima nella persona dell’arcivescovo monsignor Riccardo Lamba». La Cittadella della pace propone «a tutti i soggetti coinvolti e interessati “l’ospitalità” a Rondine, a breve, per confrontarci e provare a costruire una collaborazione più ampia che possa portare a future azioni concrete che leghino indissolubilmente lo sport e la pace, a partire dal territorio di Udine e del Friuli-Venezia Giulia, anche oltre i confini nazionali».