Il voto oggi all’assemblea generale della Conferenza episcopale italiana. Superata la maggioranza assoluta dei membri della Cei, ma per l’approvazione servivano i due terzi. Don Delle Pietra, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano: “Un brutto momento a livello ecclesiale”.
Mercoledì 15 novembrela Conferenza Episcopale Italiana, riunita ad Assisi per la 78a Assemblea generale straordinaria, ha votato per l’approvazione del Messale in lingua friulana. La votazione Cei, pur avendo superato la maggioranza assoluta dei membri della Conferenza stessa, non ha raggiunto la maggioranza qualificata di due terzi dei membri della CEI, necessaria per l’approvazione.
Il Presidente della Cei, card. Matteo Zuppi, ha comunque assicurato che la Conferenza Episcopale Italiana terrà aperto il dialogo con il Dicastero per il Culto divino e della Disciplina dei Sacramenti e con i tre Vescovi di Udine, Gorizia e Concordia-Pordenone, al fine di valutare un ulteriore iter per arrivare all’approvazione del Messale in lingua friulana.
Tuttavia, la delusione nella Chiesa friulana è molto forte. “Si tratta – ha affermato don Loris Della Pietra, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano, ai microfoni di Radio Spazio – di un brutto momento a livello ecclesiale. Purtroppo l’episcopato non è stato capace di esprimersi a favore di un principio che a livello extraecclesiale era stato già approvato da tempo, con la le legge statale 482 del 1999, ma anche con quella regionale: ovvero che un popolo ha tutto il diritto di adoperare la sua lingua in ogni contesto. Purtroppo i vescovi – per fortuna non tutti i vescovi, ma tanti – questo non lo hanno capito o non lo hanno ritenuto valido. Per cui ci troviamo a questo punto, dopo 50 anni di battaglie e tanto lavoro. Da parte nostra continueremo a lavorare con il Dicastero per il Culto divino del Vaticano, che ha il compito di sovrintendere alla liturgia. Tuttavia il momento è molto problematico. Ci aspettavamo uno sguardo più profetico”.