Dopo le fatiche del viaggio, i duecento giovanissimi pellegrini che giovedì 24 aprile hanno raggiunto Roma hanno potuto vivere la loro prima intera giornata dal sapore giubilare. Arricchita, nel pomeriggio, dall’attesissimo arrivo dell’arcivescovo mons. Riccardo Lamba.

«La prima giornata si è svolta molto bene». Le parole sono di Elena Geremia, segretaria dell’Ufficio diocesano di Pastorale giovanile. «La giornata è iniziata pregando insieme e vivendo una catechesi che li ha aiutati a entrare nel clima giubilare. Poi abbiamo vissuto uno dei momenti che caratterizzano il Giubileo, ossia il passaggio della Porta Santa. Non è una porta qualsiasi», ha constatato. Il gruppo diocesano ha varcato la Porta Santa nella Basilica di San Paolo fuori le mura: siamo nella zona sud di Roma, relativamente distanti dalla grande folla che, nell’area del Vaticano, ha continuato fino al tardo pomeriggio a rendere omaggio alla salma di Papa Francesco.
Nel pomeriggio una parte del gruppo ha visitato le catacombe di San Callisto, sempre a Roma sud. Ed è lì che i ragazzi sono stati raggiunti da mons. Riccardo Lamba, che più tardi, alla sera, ha presieduto una veglia di preghiera – analoga a quella celebrata giovedì sera in Cattedrale a Udine – in suffragio del defunto Santo Padre.

Mons. Lamba: «Qui un passaggio di testimone da Francesco ai ragazzi»
«Sono arrivato nel primo pomeriggio, durante il viaggio ho visto tantissimi ragazzi raggiungere Roma: confido che molti si rivedranno anche al funerale del Papa», ha affermato mons. Riccardo Lamba in serata a margine della veglia di preghiera celebrata nella chiesa di Gesù Divino Lavoratore, Parrocchia in cui lo stesso mons. Lamba è stato parroco per ben 16 anni, fino al 2018. Tra volti più e meno noti, sedici anni non possono non far nascere in “don Riccardo” alcuni piacevoli ricordi. «Sono tornato in una Parrocchia in cui negli anni si sono create tante relazioni di amicizia» ha confidato con un pizzico di emozione. «Molti ragazzi che qui presenti li ho battezzati, ho preparato al matrimonio i loro genitori, eccetera. Vederli condividere la stessa fede ed essere a loro volta animatori dell’oratorio mi riempie di gioia!» La veglia si è svolta, infatti, in modo congiunto: ragazzi friulani e ragazzi di questa parrocchia romana uniti in preghiera per il Papa di tutti.

«Credo che questi giorni siano un’occasione affinché i nostri ragazzi possano incontrarne altri, come loro, che vivono con gioia la fede. Molti sono a Roma per la prima volta, è importante far conoscere le bellezze della “Roma cristiana”: è una specie di passaggio di testimone tra Papa Francesco e loro».
Nella veglia mons. Riccardo Lamba ha ricordato ai giovanissimi che «La vita è un dono e i doni non possono essere tenuti per noi stessi, ma meritano di essere donati a nostra volta. Sono sicuro – ha affermato – che tutti questi ragazzi hanno un seme di bontà e generosità che chiede di essere innaffiato e fatto germogliare per essere donato agli altri». Tutto prima di concedersi un friulanissimo congedo serale: «Mandi! Ci vediamo domani!»
Funerale del Papa dai maxischermi
Il domani sarà sabato 26 aprile, giorno delle esequie di Papa Francesco. L’Arcivescovo sarà sul sagrato di San Pietro a concelebrare le esequie. E i ragazzi? «Il funerale del Papa lo vivremo da una piazza con i maxischermi» svela Elena Geremia. Questa la scelta degli organizzatori, per permettere ai ragazzi di recarsi in San Pietro il giorno successivo, domenica 27 aprile, per la Messa del loro Giubileo.

La forte emozione della visita alle catacombe

Ma sentiamoli, i ragazzi. Se ne fa portavoce Guglielmo, giovanissimo pellegrino dalla Parrocchia di Plaino. «Sono contento di questa esperienza, spero che si possa ripetere anche negli anni successivi in occasione dei prossimi Giubilei!», ammette. Poi, con la curiosità e lo stupore nei suoi occhi di teenager, confida un’emozione particolare sulla giornata appena trascorsa: «Dopo la Porta Santa ho visitato le catacombe. Abbiamo visitato due piani, scendendo 12 metri sotto terra: è stata un’esperienza davvero emozionante!»
La catechista: «Tra i ragazzi uno stile sereno e rispettoso»
Una voce più matura è quella di una delle catechiste accompagnatrici, Cristina Maiurano, del gruppo di Campoformido e Bressa. «È stata una giornata molto bella: al mattino ci siamo riuniti con tutti gli altri ragazzi della Diocesi per la preghiera: è stato profondo. La Porta Santa? È stato un momento forte che i ragazzi hanno apprezzato in clima sereno e rispettoso». Dalle due Parrocchie dell’hinterland udinese è partito un gruppo di ben 28 giovanissimi. «Nel pomeriggio ci siamo divisi in due gruppi» confida la catechista. «Alcuni hanno fatto una passeggiata nel centro storico di Roma. Siamo rientrati stanchi ma soddisfatti di questa prima giornata».

E i ragazzi? «Sono stati particolarmente attenti: la maggior parte di loro non era mai venuta a Roma, è stato bello anche per noi accompagnatori veder nascere in loro queste emozioni. Dopo la prima notte movimentata, sono stati davvero bravi!»

Il sabato la giornata prevede la sveglia prestissimo, alle 6 di mattina, per recarsi ai maxischermi da cui seguire le esequie del Papa. Il pomeriggio sarà dedicato all’attività di libera scelta per i diversi gruppi parrocchiali, nell’ambito delle iniziative proposte per il Giubileo degli adolescenti: piazze, animazione, musica e festa. Forse questo era ciò che avrebbe voluto Papa Francesco: un evento di autentica gioia e festa.
Giovanni Lesa, Francesco Palermo, Federico Muzzolini