Salute, sicurezza sul lavoro, accoglienza e integrazione. Ne ha parlato la ministra del Lavoro Marina Calderone oggi a Udine, dove ha visitato l’Istituto salesiano Bearzi.
Sicurezza, altri 300 ispettori e 466 da assumere
«Abbiamo introdotto con il decreto Pnrr bis una serie di norme tra cui il potenziamento del sistema dei controlli attraverso l’ingresso di altri 300 ispettori che vanno ad aggiungersi al contingente tecnico che abbiamo oggi in servizio e che ha ultimato la formazione recentemente», ha detto Calderone. Poi c’è un contingente di 466 ispettori che devono essere ancora assunti. «Per noi questo si tradurrà nell’arco di un anno nella possibilità di raddoppiare il numero delle ispezioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro e sui rapporti di lavoro che noi siamo in grado di fare in Italia. È comunque una misura – ha proseguito la Ministra – che necessita di ulteriori interventi di sensibilizzazione nei confronti del mondo delle imprese, dei lavoratori e dei loro organismi di rappresentanza, ma è fondamentale anche quello che si fa in questi luoghi di formazione».
«Importante» l’opera dei Salesiani per l’accoglienza e l’integrazione
Per Calderone a «è importante» anche «il lavoro che i Salesiani svolgono per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e per l’integrazione sociale e lavorativa delle persone che vengono da lontano e che si trovano sul nostro territorio». «È importante che nei luoghi di formazione il lavoro diventi l’elemento unificante verso il quale a cui tutti devono attendere: questa struttura, pertanto, è un’eccellenza sul fronte della formazione professionale, quindi anche del collegamento tra il mondo della formazione e quello del lavoro, con le imprese del territorio».
Immigrazione. «Puntiamo a qualificare gli ingressi»
A proposito di immigrazione, rispondendo ad una domanda dei giornalisti sull’irregolarità nei flussi di ingresso di manodopera straniera, la Ministra ha detto che «su questo stiamo lavorando. C’è in atto una riflessione sul meccanismo di gestione dei flussi di ingresso di manodopera. Diciamo da tempo che è importante capire quali strumenti informatici è meglio mettere a disposizione. Io ho detto spesso che la logica del click day non mi convince, noi puntiamo invece a qualificare gli ingressi». «Già nel decreto che abbiamo approvato a Cutro – ha aggiunto Calderone – abbiamo introdotto una programmazione triennale delle quote di ingresso, ma abbiamo messo fuori quota tutti quegli ingressi che avvengono nell’ambito di accordi che facciamo con i Paesi di origine per formare le persone nei luoghi d’origine e per accompagnarli in un percorso condiviso a monte con le associazioni di categoria e gli enti del territorio».