Si svolgerà sabato 1 giugno, nel Parco del Cormôr a Udine, dalle ore 14 del pomeriggio all’una di notte, la prima edizione di “Insolitudine festival 2024”, una kermesse musicale e culturale rivolta principalmente a giovani tra i 21 e i 35 anni. Organizzata dall’associazione “Giovani musica e cultura” è nata con l’idea di affrontare i problemi dei giovani del nostro territorio, molti dei quali abbandonano per svariati motivi il Friuli migrando verso città più attrattive, spiega il presidente di Gmu, Simone Novello.
Il programma
L’aspetto musicale sarà affidato a cinque band udinesi: Mark Kevin Barltrop con Davide Fradeloni alla batteria (ore 16.25-19.20); Il Mercatovecchio (18.10-19.20); The Admirals (19.50-21.00); Dalurium Bay (21.30-22.40), Radio Zastava (22.55-00.05). Quanto agli incontri, i primi due saranno curati dalle associazioni Nuvola e Mismàs e dedicati alle forme di socialità contemporanea (ore 15.50-16.25); lo staff della Bcc Prima Cassa parlerà delle evoluzioni tecnologiche nel mondo bancario (17.40); il sindacalista Roberto Bressan (Cgil-Spi) rifletterà sull’inverno demografico e sulle sue ricadute sul lavoro (19.20); l’assessore comunale Ivano Marchiol parlerà del suo percorso pubblico intrapreso fino ad oggi (19.35); Tommaso Occhialini si occuperà del problema ecologico e delle azioni che i giovani possono compiere (21). Infine Tommaso Grosso di DinsiUneMan, assieme ai volontari dell’associazione, tratterà il tema dell’inclusione.
L’obiettivo: prendersi cura delle nuove generazioni
«L’evento – spiegano gli organizzatori -, attraverso una ricca programmazione artistico culturale, aspira a smuovere le acque per invertire la rotta e le tendenze del presente, che vedono crescere il numero di giovani che abbandonano, per svariati motivi, la nostra terra, migrando verso città più attrattive non solo dal punto di vista lavorativo ma anche perché quest’ultime offrono maggiori occasioni culturali e sociali per questa fascia d’età. La mission quindi dell’iniziativa è prendersi cura delle nuove generazioni ascoltandole e dando loro speranza e positività, che sono gli ingredienti fondamentali per guardare al futuro. In questo modo si spiega anche il significato del titolo scelto per la kermesse, che, mediante un gioco di parole, cerca di definire l’unicità e l’autenticità del progetto sulla scena locale».