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Udine e dintorni

L’addio a Ernestina, indimenticabile sagrestana di Borgo Grazzano

È mancata lo scorso 11 novembre Ernestina Bertolini, per una trentina d’anni indimenticabile sagrestana della Parrocchia di San Giorgio Maggiore di Udine, aveva 93 anni. I funerali sono stati celebrati il 14 novembre nella chiesa parrocchiale di Pozzecco.

Orignaria di Pozzecco, emigrata giovanissima in Svizzera e poi impiegata per molti anni al bar dell’autostazione di Udine, “Erneste”, come veniva chiamata, appena pensionata, non sfuggì a pre Pieri Biasatti, l’allora parroco di borgo Grazzano, che ne aveva intuito le doti di fedeltà, discrezione, serietà, semplicità, intelligenza e fede: così successe con trepidazione nell’incarico al benemerito “muini” Valter Battistutta, ex ferroviere, facendosi però subito anche lei voler bene e rispettare.

In Grazzano Ernesta era comunque già persona nota e qualcuno già la conosceva fin da bambino: da molti anni, infatti, abitava nella minuscola e ospitale casa di vicolo Pangrasso col compaesano e marito Guerrino Savoia, mitico barbiere in borgo di Cussignacco; di oltre una quindicina d’anni più anziano di Ernesta, l’”omp dal muini” – come cominciò infine a definirsi – nella sua bottega mai deserta di amici fra un’acconciatura e l’altra suonava con bravura istintiva e imperturbabile bonomia il violino o il sax, prendendo pure ispirazione per canzoni (come la memorabile “Butinle in stajare”) che componeva sempre in friulano in vista di concorsi musicali come quello un tempo famoso di Pradamano, o per il pubblico che lo seguiva nelle sagre. Nel 2003 l’amato Guerrino, ormai ottantottenne, morì, ma a Ernesta, insieme all’amore per i nipoti rimase l’attaccamento per la Parrocchia, anche come membro del Consiglio Pastorale Parrocchiale: un impegno fatto di continue faccende, cura affettuosa, ma asciutta di relazioni con le persone e tempo trascorso nella preghiera in chiesa, grazie anche a una bella salute, adombrata solo da potenti – inevitabili! – raffreddori. Il premio consegnatole poco prima del suo ritiro è stato un segno di gratitudine incommensurabile con la sua dedizione; da questo novembre però, compiuti i novantatre anni, è in seno al Padre, insieme con Santa Maria per cui ha retto tanti rosari, obbediente alla consegna dell’Apostolato della Preghiera passatale da Jolanda Moro. E cussì ancje il sô vaiût non al è aromai sculpît di lûs tal cîl e, cundut che simpri di mancul la int si visarà di jè e in curt Erneste ’e sarà dismenteade come che nus tocje a la plui part di nô, o savin pardabon che tal cûr de Mari Glesie la stele umile e lusinte de sô memorie no podarà in chest mont mai e po mai studâsi.

Alessio Persic

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