È entrato in vigore la domenica di Pasqua, 20 aprile, il rinnovato “Proprio delle Messe” dell’Arcidiocesi di Udine. Si tratta di un doppio volume (Messale e Lezionario) realizzato dall’Ufficio liturgico diocesano contenente i formulari e le letture per le Messe da celebrare nelle ricorrenze di santi e beati locali, propri – appunto – di questa specifica porzione di Chiesa. Pensiamo ai Santi Patroni Ermacora e Fortunato che si celebrano il 12 luglio, ma anche – solo per fare qualche esempio di prossima celebrazione – alle memorie della Beata Elena Valentinis (23 aprile) e dei Santi Canzio, Canziano e Canzianilla (30 maggio).
Della Pietra: «Più attenzione alle fonti aquileiesi»
Una revisione – va detto a scanso di equivoci – che non è direttamente legata al lunghissimo iter di approvazione del Messale in friulano, ma si è resa necessaria dopo la pubblicazione, nel 2020, della Terza edizione del Messale in lingua italiana. «La terza edizione del Messale imponeva la revisione di alcuni libri liturgici che sono un’appendice del Messale Romano, tra questi appunto i propri diocesani. Il Dicastero vaticano per il Culto divino e la disciplina dei Sacramenti ci ha fornito le indicazioni principali» spiega il direttore dell’Ufficio liturgico diocesano mons. Loris Della Pietra.
La “ratio” della nuova edizione è una più accurata attenzione alle fonti della nostra tradizione liturgica. «Penso, per esempio, al recupero delle letture bibliche per la solennità dei Santi Ermacora e Fortunato secondo l’uso consolidato dalla nostra tradizione e attestato nei libri liturgici aquileiesi. E poi un miglioramento della traduzione dei testi, sia nel rispetto del testo d’origine, sia anche in vista di una resa che ne permettesse la chiarezza, il canto, la “celebrabilità” in una normale assemblea liturgica. In alcuni casi – spiega ancora mons. Della Pietra – si è trattato anche di integrare o completare certi formulari difettosi, in cui mancavano alcune parti. Merita segnalata la colletta della memoria della Beata Elena Valentinis: mentre in precedenza si sottolineava la sua vita da vedova e da asceta, ora si è deciso di cogliere il suo carisma di moglie e madre».
Tavole d’arte e nuove melodie
Due volumi impreziositi anche da nuove illustrazioni artistiche e melodie per il canto di determinate parti della Messa. «Le tavole che accompagnano i due volumi – spiega ancora il direttore dell’Ufficio liturgico – sono opera dell’iconografo Paolo Orlando, anche lui figlio di questa terra, che ripropone con un gusto orientale i martiri della chiesa di Aquileia, i patroni Ermacora e Fortunato, Gesù che insegna alle folle, l’etimasia (il trono del Signore risorto, vuoto, con la croce, ndr). Troviamo anche due melodie, dai toni gregoriani, per il prefazio dei santi Ermacora e Fortunato. Un terzo elemento sono le note biografiche, riviste dal prof. Alessio Persic per una migliore fedeltà al dato storico e per un uso liturgico pastorale».
L’invito: celebrare meglio
Un testo per addetti ai lavori? Niente affatto: è una ricchezza per celebrare – talvolta scoprire – figure di santità che, fin dai tempi dell’Aquileia romana, hanno incarnato il Vangelo nei paesi di quello che sarebbe poi divenuto il Friuli. «Per lo più queste celebrazioni cadono nei giorni feriali, con il rischio, per presbiteri e fedeli, di celebrare un po’ in fretta perché pressati da tante cose», ammette mons. Della Pietra. Che poi rivolge un appello: «Approfittiamo di questo nuovo libro liturgico per celebrare meglio. Non è questione soltanto di testi e di contenuti, ma di liturgie che siano all’altezza del mistero che celebriamo. Significa rivestire questi rinnovati testi di uno stile celebrativo autentico nella preghiera, nel canto, nel silenzio, nel gesto. Anche nei giorni feriali».
Il doppio volume è disponibile presso l’economato diocesano, in via Treppo 7.
G.L.