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Cronaca

L’Arcivescovo a Codroipo: «Stringiamoci a questa famiglia»

Parole di vicinanza, conforto e speranza da mons. Andrea Bruno Mazzocato a tutta la comunità, nella celebrazione del Corpus Domini

«Preghiamo perché la misericordia di Dio Padre, che non ha limiti, raggiunga il cuore di Paolo dove possiamo immaginare che si agitino sentimenti di disorientamento e, forse, di disperazione. Mentre la giustizia umana farà il suo corso, la grazia di Dio risvegli in lui un sincero ravvedimento e una luce di speranza. Mettiamo tra le braccia di Maria le due piccole figlie che saranno accolte da tanti cuori pietosi ma che avranno bisogno di tanta grazia del Signore per rimarginare un po’ questa tremenda ferita». A Codroipo per celebrare la festa del Corpus Domini, l’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, non ha fatto mancare parole di conforto e vicinanza ai tanti fedeli presenti, all’indomani del drammatico femminicidio che ha stravolto la località, strappando alla vita Elisabetta Molaro, uccisa a coltellate dal marito mentre le due figliolette dormivano.

«Dolorosamente e imprevedibilmente la gioia della festa del Corpus Domini è turbata dalla gravissima tragedia che ha dilaniato una famiglia del vostro paese e tutta la comunità di Codroipo – ha esordito mons. Mazzocato nell’omelia –. Sentiamo nei nostri cuori una pesante cappa di tristezza di fronte a questo male che si è scatenato in modo così cattivo e insensato proprio dentro l’abitazione di una famiglia; luogo dove noi cerchiamo, spontaneamente, accoglienza, sicurezza, serenità, aiuto reciproco».

«Viene spontaneo chiederci il perché di questo male assurdo che ha rovinato, in modo irrimediabile, quattro vite», ha proseguito mons. Mazzocato. «Purtroppo non siamo in grado di darci una risposta perché, come dice il salmo 64: “”; a volte è un abisso oscuro e confuso nel quale si agitano insensati istinti di male e di morte. Lasciamo che sia Dio a scrutare il cuore di Paolo Castellani mentre, in questo momento di fede e di intensa comunione, vogliamo stringerci attorno a questa famiglia e raccomandarla alla misericordia di Dio Padre».

L’Arcivescovo ha detto di aver saputo dal parroco, mons. Ivan Bettuzzi, che Elisabetta partecipava frequentemente alla Santa Messa con le due figliolette e anche con il marito. «Avrà, certamente, fatto più volte la comunione con il Corpo del Signore – ha aggiunto mons. Mazzocato –. Gesù non perde nessuno di coloro che hanno fatto la comunione con lui perché ha con loro un legame di amore più forte anche della morte. Tenga con sé questa giovane donna e giovane mamma e le doni la sua consolazione eterna». Mons. Mazzocato ha invitato i numerosi presenti a pregare «perché la misericordia di Dio Padre, che non ha limiti, raggiunga il cuore di Paolo dove possiamo immaginare che si agitino sentimenti di disorientamento e, forse, di disperazione. Mentre la giustizia umana farà il suo corso, la grazia di Dio risvegli in lui un sincero ravvedimento e una luce di speranza. Mettiamo tra le braccia di Maria le due piccole figlie che saranno accolte da tanti cuori pietosi ma che avranno bisogno di tanta grazia del Signore per rimarginare un po’ questa tremenda ferita».

L’Arcivescovo ha colto l’occasione per rivolgere parole di conforto e incoraggiamento anche ai codroipesi. «Quando il male attraversa le nostre case e i nostri paesi, seminando vittime innocenti, ci lascia tutti disorientati e increduli – ha detto – perché non pensavamo che nel nostro paese potessero succedere tragedie del genere. Dobbiamo reagire a questo disorientamento e lottare contro il maligno e le sue opere cattive. Possiamo reagire stingendoci in una più forte comunione tra noi e la comunione più forte l’ha creata proprio Gesù, donandoci il suo Corpo e il suo Sangue nell’eucaristia».

«Di questa comunione abbiamo bisogno per resistere al male che a volte è molto devastante e per intessere solidarietà forti tra di noi; specialmente con i più deboli e i più provati dalla vita – ha concluso il Pastore –. Tra poco dirò a voi: “”. Cari fratelli e sorelle, non stanchiamoci di venire a questa mensa nella quale Gesù ci dona il Pane dei forti e il Pane della vita».

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