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L’Arcivescovo celebra la messa con le comunità di immigrati

In aggiunta alle messe celebrate nelle lingue inglese, francese, spagnolo, portoghese e tagalog (per i filippini), d’intesa con l’arcivescovo mons. Riccardo Lamba, la Commissione Migrantes propone domenica 23 marzo una Santa Messa per i cattolici di origine non italiana, presieduta dallo stesso Arcivescovo. Appuntamento alle 15 a Udine, nella chiesa di San Pio X, in via Mistruzzi. La celebrazione sarà animata dalle comunità immigrate con letture, preghiere e canti nelle rispettive lingue di origine; a conclusione si svolgerà una breve adorazione eucaristica, un modo per esprimere la comunione e l’universalità della cattolicità nella quale nessuno è straniero.

La Chiesa di San Pio X è stata scelta perché ospita ordinariamente le celebrazioni di diverse comunità immigrate. Altre chiese frequentate da persone immigrate sono, in città a Udine, la Beata Vergine del Carmine, San Gottardo, il Santuario della Beata Vergine delle Grazie, la Cattedrale e la Chiesa della Madonna della Neve (in via Ronchi).

Molte persone, specialmente se insediate da diversi anni nel territorio, fanno riferimento direttamente alle rispettive parrocchie. Anche per far sì che queste persone non perdano il radicamento con le comunità di origine, durante l’anno l’Ufficio migrantes propone due celebrazioni eucaristiche nei “tempi forti” (in Avvento e, appunto, in Quaresima) e la festa per la Giornata del Migrante e Rifugiato a fine settembre. Ritrovarsi assieme a connazionali, pregando nelle proprie lingue assieme a quella italiana, è un modo efficace per favorire al contempo sia l’integrazione, sia i valori della terra di origine, due movimenti che favoriscono un arricchimento reciproco.

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