Le undici Parrocchie sono: San Pietro al Natisone/Špietar, Antro/Landar, Brischis/Brišča, Erbezzo/Arbéč, Drenchia/Dreka, Liessa/Liesa, San Leonardo/Podutana, Savogna/Sauodnja, Tercimonte/Tarčmun, Stregna/Sdrenje, Tribil superiore/Gorenji Tarbij (quest’ultima la più piccola dell’Arcidiocesi per numero di abitanti). Sono innumerevoli, tuttavia, le comunità non parrocchiali, ciascuna a custodire almeno una chiesa o chiesetta dal grande valore storico e affettivo. Tre su tutte: la chiesa del romitorio della Grotta di San Giovanni d’Antro, citata fin dall’Alto medioevo; la cappella in cima al monte Matajur, che domina l’intera Benečija; la chiesa di San Volfango, in prossimità del passo Solarie (Drenchia), nota per essere stata sede del primo cimitero militare durante la Grande Guerra.
Una terra, la Benečija, che ha dato i natali a svariate figure di spicco del clero udinese, spesso impegnate nella valorizzazione della locale cultura slovena e slavofona, tra le quali ricordiamo quelle di mons. Ivan Trinko (1863-1954), don Mario Cernet (1916-1984), mons. Dionisio Mateucig (1937-2016), mons. Mario Qualizza (1936-2023).
L’inserto su Vita Cattolica e l’intervista su Radio Spazio
L’inserto dedicato alla Collaborazione pastorale di San Pietro al Natisone, pubblicato con il numero del 10 aprile 2024, si apre con la voce del parroco coordinatore, don Alexandre Fontaine, e con la consueta scheda descrittiva della CP. Nelle pagine interne, una rassegna sul ricco patrimonio di tradizioni legate alla fede di queste terre di confine. Spazio, poi, alle attività giovanili della Collaborazione pastorale e all’ormai tradizionale pellegrinaggio della Benečija a Castelmonte. Una finestra conclusiva è dedicata ai mezzi di comunicazione digitale attivati di recente dalla CP.