di
don Daniele Antonello
Auguri Radio Spazio
Pubblicato su “la Vita Cattolica” nr. 42/2023
Sono passati trent’anni dall’accensione dei programmi di Radio Spazio 103, definita dall’allora Arcivescovo mons. Alfredo Battisti come “strumento di nuova evangelizzazione” per la nostra diocesi. Acquisita dal fondatore tarcentino Silvano Nonino (ne troviamo testimonianza a p. 9), da subito si distinse tra tutte le emittenti private locali per “registrare, interpretare e fare opinione sui fatti della storia quotidiana” grazie anche alla sinergia con il settimanale diocesano La Vita Cattolica, “a servizio del Vangelo tra la gente”.
Tanto è cambiato da quella volta: pensiamo solo alle modalità di trasmissione – dalle frequenze FM e AM al digitale – alla produzione musicale – dal vinile agli audio multi-traccia. Ma che ne sarà del futuro? Anche le ricerche più recenti indicano che di fatto la radio non sta conoscendo crisi, anzi si stima che siano 35 milioni gli italiani che abitualmente ascoltano la radio ogni giorno (fonte Eurispes 2021). Dentro o fuori dalle mura domestiche, al lavoro o in macchina, la radio viene ascoltata oggi come “colonna sonora” delle proprie giornate.
Il panorama delle radio locali in questi ultimi decenni si è trasformato, purtroppo impoverendosi: da decine di radio libere degli anni Ottanta e Novanta, che utilizzavano anche i campanili come antenne, oggi le radio locali si sono drasticamente dimezzate, rimanendo uno sparuto numero su tutto il territorio regionale. Radio Spazio, invece, ha sempre cercato di rinnovarsi e di stare al passo con i tempi. E forse il punto di forza che l’ha sempre contraddistinta è il fatto di essere riuscita a distinguersi come voce autorevole del territorio friulano: i “fiumi” di ore di contenuti interessanti con trasmissioni informative, culturali, spirituali, musicali, sportive, sono un patrimonio di narrazione del nostro Friuli, compresa l’attenzione per la lingua friulana.
Ecco perché non mi resta che ringraziare di vero cuore tutti coloro che hanno permesso a Radio Spazio di rimanere “on air” per tutti questi anni. A partire dai direttori che si sono succeduti – don Duilio Corgnali con Grazia Fuccaro, Antonella Lanfrit, Ezio Gosgnach, Roberto Pensa, Marco Tempo, don Guido Genero – e insieme a loro tutti i Consigli di amministrazione, i dipendenti – giornalisti, tecnici, amministrativi e commerciale –, i tanti collaboratori che in tutti questi 30 anni con disponibilità e generosità si sono messi al servizio della comunicazione e gli inserzionisti pubblicitari che hanno sostenuto la radio. Più di tutti però, desidero ringraziare i tanti ascoltatori che si sono affezionati con fedeltà al nostro lavoro quotidiano. A noi, traghettatori di questo media tradizionale nel cambiamento d’epoca che stiamo vivendo, non resta che proseguire il tracciato che ci è stato trasmesso, cogliendo tutte le opportunità che il futuro ci potrà offrire, ma tenendo sempre fede all’identità che fin dall’inizio le è stata propria.
Auguri Radio Spazio: altri 30 di questi anni!