La tradizione vuole che sia l’andamento del fumo, nella notte dell’Epifania, a decretare come sarà il nuovo anno. Occhi puntati, dunque, sul colle di Coia a Tarcento dove, accanto al Cjistielat, il 6 gennaio, alle 19, sarà acceso il Pignarûl Grant, il più grande falò propiziatorio della regione, a cui farà seguito l’accensione di tutti i pignarûi realizzati nella conca tarcentina. Uno spettacolo di luce che rappresenta il culmine di una tre giorni di festa che la Pro Loco, insieme al Comune, propone ormai dal 1928.
Giunta alla 97ª edizione, l’Epifania tarcentina si apre, come di consueto, sabato 4 gennaio, con la cerimonia di consegna del 70° Premio Epifania. Quest’anno a ritirarlo, in Sala Margherita, dalle 20.45, saranno il pluricampione di ciclismo di Buja, Jonathan Milan (tra gli altri titoli, anche l’oro olimpico nell’inseguimento a squadre, a Tokyo 2020), e il compositore e direttore d’orchestra Fabrizio Fontanot.
«Due alfieri della nostra terra che incarnano, nella loro straordinaria quotidianità, i valori del Friuli più vero e autentico», ha commentato l’assessora regionale alle Finanze, Barbara Zilli all’annuncio dell’assegnazione dei riconoscimenti.
Domenica 5 la festa inizia al mattino in piazza Libertà, con la Marcialonga “A tôr pai Pignarûi” ; alle 17, in Duomo sono previsti il grande esorcismo e la benedizione dell’acqua, secondo la tradizione aquileiese. Quindi, alle 18.45, il “Palio dei pignarulârs”, spettacolare corsa con i carri infuocati tra i rappresentanti delle borgate tarcentine.
Lunedì 6, tra i vari appuntamenti, alle ore 11, nel Duomo cittadino sarà celebrata la Santa Messa solenne dell’Epifania, mentre alle 14.30 è prevista la benedizione dei bambini. Dalle 17.30 il via alla Rievocazione storica con la partenza del corteo da viale Matteotti fino alla gradinata di viale Marinelli, con il Vecchio Venerando – figura simbolica di nonno e narratore – che racconterà di antiche Epifanie, prima di salire a Coia, seguito da centinaia di torce, per accendere il Pignarûl Grant da cui trarre gli auspici per il 2026.
Monika Pascolo