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Cultura

L’eredità della Guerra Fredda, volano turistico. Venerdì 11 gli Stati generali

L’attenzione rivolta a «Go!2025» – Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della Cultura – e alle vicende del confine orientale è l’evidente cartina di tornasole dell’interesse per il turismo storico. Ne è ben consapevole – e da tempo – l’Università di Udine che, insieme a Friuli Storia, promuove per venerdì 11 ottobre, a Udine nella sede della Fondazione Friuli, gli Stati Generali del Turismo storico legato alla Guerra Fredda in Friuli-Venezia Giulia. La giornata di studi inizierà alle 9.30 e si protrarrà per tutto il pomeriggio, dando corpo a un “censimento” delle iniziative in essere e delle strategie che possono valorizzare le “cicatrici” della grande storia in regione (oltre 1300 le strutture difensive rimaste sul territorio), in particolare quelle lasciate della guerra fredda tra bunker, musei e caserme dismesse.

Una proposta che mira ad attivare una rete che possa mettere a sistema queste straordinarie risorse. E ci sarà spazio anche per finestre internazionali, con gli approfondimenti dedicati al Museo del confine di Nova Gorica e le relazioni sul turismo della guerra fredda in Europa.

Realizzato per la direzione scientifica di Tommaso Piffer, il progetto degli Stati generali si aprirà – dopo i saluti istituzionali – con il punto sui progetti in essere, dalla Soglia di Gorizia a Frontiera Est, con le relazioni di Giulia Caccamo e Andrea Monopoli, occasione per capire come sono oggi accessibili alcune delle principali strutture difensive in regione, come il Bunker dell’opera di San Michele su cui relazionerà Stefano Cogni dell’associazione nazionale Fanti d’Arresto e l’opera 4 di Malborghetto-Valbruna che sarà raccontata da Paolo Blasoni dell’associazione Landscapes. Ma si parlerà anche dello Sbarramento di Monte Croce e dei bunker di Purgessimo e della Subida con Antonio de Toni, Pro loco Nediške Doline – Valli del Natisone.

Nel pomeriggio lo sguardo si estenderà alle strutture militari, ma anche ai musei, da quello della guerra fredda a Chiusaforte di cui traccerà la storia Andrea D’Aronco di Friuli Storia, al caratteristico Museo Lasciapassare/Prepustinca al valico del Rafut, su cui relazionerà Alessandro Cattunar dell’Associazione 47|04, agli sguardi internazionali sul Museo del confine di Nova Gorica con Rok Bavcar del Goriški muzej, al Bunker Museum di Dobbiaco con l’intervento di Curti Covi.

L’accesso è libero. Info: segreteria@friulistoria.it.

Anna Piuzzi

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