Le due istituzioni hanno accettato l’eredità davanti al notaio. L’ex rettrice Cristiana Compagno esecutore testamentario
Il professore Attilio Maseri, filantropo e cardiologo di fama internazionale recentemente scomparso all’età di 85 anni, ha decretato eredi universali del suo patrimonio di beni immobili e mobili per il 50% l’Università di Udine e per l’altro 50% le cardiologie di Trieste e Udine, rappresentate legalmente dalle Direzioni generali delle rispettive aziende ospedaliere-universitarie.
Giovedì 7 ottobre nello studio a Udine del notaio Pierluigi Comelli, il rettore dell’Università di Udine Roberto Pinton e di direttori delle Azienda ospedaliere universitarie di Udine e Trieste Denis Caporale e Antonio Poggiana hanno accettato l’eredità con beneficio di inventario. L’ultima volontà di Maseri è stata di raccomandare gli eredi di impiegare il suo lascito a favore di attività e progetti di ricerca, di assistenza e formazione dei giovani, istituendo anche borse di studio per i più meritevoli.
Il professore, in assenza di Enrico Coccolo, suo storico amministratore di sostegno, nello stesso testamento, ha nominato l’ex rettrice Cristiana Compagno esecutore testamentario. “Sono molto onorata della fiducia che il professor Attilio Maseri ha voluto riporre in me – sottolinea Compagno -. Il mio compito, in qualità di esecutore testamentario, sarà quello di curare la piena attuazione delle ultime volontà del professore. Anche con questo ultimo atto, Maseri ha dimostrato il suo animo umanista e filantropico e la sua grande attenzione ai giovani, alla ricerca, all’alta formazione. La nostra gratitudine dovrà ora dimostrarsi con le azioni, quelle stesse che avrebbe voluto il professore Maseri”.
Nel 2013 Maseri aveva fatto dono della Biblioteca Florio, un patrimonio da 12 mila libri, mentre
Gratitudine al professor Maseri anche da parte della Regione. “A nome delle due aziende ospedaliero universitarie e dell’intera comunità regionale – sottolinea l’assessore Riccardo Riccardi – esprimo la più profonda stima e un grande ringraziamento al sostegno che il professore ha voluto dare alla ricerca e all’assistenza del Friuli Venezia Giulia.