Una devozione antica che, secondo il diario parrocchiale, affonda le radici ben prima degli anni ’20 del secolo scorso. Era il 1923 quando l’allora parroco di Lestizza, il morteglianese don Fabio Comand, iniziò ad annotare nel preziosissimo volume «il forte attaccamento e la sincera partecipazione di tutta la comunità, ma anche di molte persone provenienti da fuori paese, alle festività patronali di San Biagio», come riporta Laura Comuzzi nel volume “Las Rives” del 2014. E quest’anno, nel centro friulano, per la festa patronale arriverà anche il vescovo, mons. Riccardo Lamba che, domenica 9 febbraio, parteciperà alla Santa Messa solenne e alla tradizionale Processione, su invito del parroco don Chawki Raffoul e della comunità.
«Questa festa si ripete da tempo – conferma Silvio Garzitto, volontario in Parrocchia –, basti pensare che la statua del Patrono risale a circa 120 anni fa». Erano stati gli emigranti del paese – che rientravano a casa in inverno per poi ripartire, con l’arrivo della bella stagione, a lavorare in diversi Paesi europei – a donarla alla comunità parrocchiale. Da allora, nel giorno che ricorda il Santo che morì decapitato nel 316 rifiutandosi di rinnegare la propria fede, l’imponente opera – realizzata in legno e quasi a misura d’uomo – viene portata a spalla da otto giovani lungo le vie del paese che, durante il percorso, si danno il cambio con altri volontari. «Sono in tanti quelli che si mettono a disposizione – racconta Garzitto – e durante la Processione, che ha una durata di circa 45 minuti, la statua fa tre soste, accolta su tre altari appositamente preparati dalla gente del posto per consentire non solo il riposo ai portatori, ma anche la benedizione dei presenti. Il percorso è invece accompagnato da preghiere e riflessioni».
La statua del Santo protettore della gola, già da domenica 26 gennaio, è esposta nella chiesa parrocchiale dove resterà per circa un mese, dando così la possibilità a tutti di vivere momenti di preghiera e riflessione anche oltre a quelli previsti nel ricco programma della festa patronale.
«Siamo forse l’unica Parrocchia della provincia di Udine ad essere intitolata a San Biagio – aggiunge Garzitto – e un tempo, in attesa delle celebrazioni solenni del 3 febbraio, era previsto anche un “triduo di preparazione” e in piazza, per la gioia dei più giovani, arrivavano anche le giostre».
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L’appuntamento si è modificato col passare degli anni, ma resta profondo il legame dei compaesani con il proprio patrono, tanto che la festa è proposta dalla Parrocchia e dalla comunità insieme, in particolare dal gruppo dei “Giovins di Listize” che organizzano tutti gli eventi che fanno da cornice agli appuntamenti religiosi. «Per l’occasione, da sempre, tornano a Lestizza anche molte persone che si sono trasferite altrove, oltre a tantissima gente che proviene dai paesi limitrofi», sottolinea Garzitto.
Il programma della festa
Domenica 2 febbraio, dopo la Messa delle 10, ci sarà la benedizione delle candele. Lunedì 3 febbraio, festa di San Biagio, alle ore 19, nella chiesa parrocchiale sarà celebrata la Santa Messa con la benedizione della gola; a seguire, un momento conviviale in oratorio per tutti i presenti. Venerdì 7, alle 19, saranno aperti i chioschi (nel capannone riscaldato nell’area del campo sportivo) e alle 20.30 avrà inizio il torneo di briscola con ricchi premi gastronomici e pasta offerta a tutti; sabato 8, la serata sarà dedicata ai giovani con la musica di William Zanin.
Domenica 9 febbraio, alle 14.30, la Santa Messa anche con mons. Lamba e, a seguire, la tradizionale processione con la statua del Santo (con soste di fronte al Municipio, in Calle San Giacomo e in piazza San Biagio). Il pomeriggio sarà anche allietato dal concerto degli Scampanotadôrs furlans, i chioschi saranno aperti a partire dalle 16 con l’offerta di assaggi enogastronomici, il tutto accompagnato dalla musica dal vivo di Tommy Dee Dosu. Gran finale alle 18 con l’attesa estrazione della lotteria (in premio buoni spesa di vario valore).
Monika Pascolo