Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15,26-2716,12-15
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Parola del Signore.
Commento al Vangelo del 19 maggio 2024,
Pentecoste
A cura di don Marcin Gazzetta
«Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra!». Con queste parole la liturgia della Chiesa nel giorno di Pentecoste ci invita a celebrare il dono dello Spirito Santo. Con queste parole concludiamo il tempo liturgico della Pasqua. Con queste parole ci ricordiamo, e celebriamo, il dono più bello e più grande: il Signore risorto è vivo in mezzo a noi!
In fondo il giorno di Pentecoste è proprio questo: la celebrazione della vita di Dio che continua a rendere viva la nostra esistenza. È possibile, infatti, vivere senza avere la vita! Quando l’esistenza terrena è ancorata a ciò che non è vero e a ciò che non viene dall’alto, sono altri i frutti che nascono, ma possono essere frutti buoni? Questo vale anche per la Chiesa; come potrebbe esistere senza il dono dello Spirito? Come potrebbe il Vangelo rinnovare la vita degli uomini mentre il tempo scorre e siamo sempre più “lontani” dagli eventi delle origini?
La questione cristiana non ha a che fare con un pensiero che passa di mente in mente, ma con una persona che rinnova i cuori di giorno in giorno. Che grande sorpresa vedere come lo Spirito del Signore tocchi il cuore di tante persone! Che gioia vedere come, nonostante le fatiche della vita e le notizie del mondo, è possibile vivere la pace, la gioia, la speranza e la carità! È proprio questa la vera “rivoluzione”; non ha a che fare con ragionamenti di fazioni o di pensieri che si impongono su altri pensieri, magari con la violenza, ma riguarda il modo con cui Dio, nella sua libertà, entra per illuminare, consolare, sollevare, lavare, sanare, scaldare, raddrizzare il cuore dell’uomo. Come vivere una vita degna e dei rapporti sani e d’amore? Solo lasciandoci inondare da questo Spirito.
Senza respiro il corpo soffoca, senza lo Spirito noi, il mondo e la Chiesa soffochiamo! La vera libertà è proprio questa: non slegarsi da ogni riferimento, ma proprio decidersi per le cose vere. Dal cuore nascono le cose più vere e belle, da un cuore che sa accogliere la vita di Dio per vivere pienamente la vita umana.
I cristiani devono essere più tristi, meno liberi degli altri? Al contrario! I cristiani vivono di pace e di gioia. Si distinguono per uno sguardo positivo sulla vita! Vedono il bene come Dio vede il bene in ciascuno di noi.
Se ti affidi con fede alla forza dello Spirito Santo, puoi scoprire come veramente il Signore sostenga la tua vita, consoli le tue tristezze, guarisca i tuoi peccati.
A Pentecoste nasce la Chiesa, comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e non solo si lasciano affascinare dalle sue idee, ma si lasciano anche guarire dal suo sguardo. La Chiesa è proprio il volto di Dio, la mano di Dio, il sorriso di Dio per ciascuno di noi.
Vogliamo continuare a lamentarci che tutto va male? Non è un frutto dello Spirito questo. Vogliamo contare solo sulle nostre capacità e forze? Non è il modo di agire dello Spirito. Vogliamo essere nel mondo un segno di speranza e vita eterna? Invochiamo con fiducia e forza lo Spirito perché infiammi i nostri cuori, apra le nostre menti, ci doni uno sguardo di fede, speranza e carità. Solo così accadrà la vera rivoluzione del Vangelo: «Vieni, Santo Spirito, riempi i cuori dei tuoi fedeli e accendi in essi il fuoco del tuo amore».
don Marcin Gazzetta
