Inaugurato nel 2013 – a fronte di una spesa di 300 mila euro – l’osservatorio astronomico di Savogna, realizzato nell’ex cabina dello skilift, sul monte Matajur, era stato dichiarato inagibile dopo pochissimo tempo. Un’infelice vicenda che allora fece molto discutere e che ora, dopo dieci anni, sembra finalmente giungere a una conclusione positiva. Le opere di straordinaria manutenzione – resesi necessarie perché l’abbandono dell’edificio aveva determinato un suo progressivo deterioramento – sono infatti terminate.
Un patrimonio per nuovi progetti
Ad annunciarlo nelle scorse settimane il presidente della Comunità di montagna del Natisone e Torre, nonché sindaco di San Leonardo, Antonio Comugnaro. È stata infatti proprio la Comunità a mettere a disposizione i 50 mila euro necessari per questo primo intervento per il recupero del bene. Si è provveduto ad adeguare l’impiantistica e si è posta soluzione ai problemi di infiltrazioni (la cupola apribile non era a tenuta stagna) e di muffe. Le porte interne si erano poi progressivamente deformate, per effetto dell’umidità, gli intonaci dei muri si presentavano scrostati per la medesima ragione.
Comugnaro ha poi dato notizia del fatto che la Comunità di montagna, proprietaria dell’osservatorio, mira a sottoscrivere una convenzione con il Comune di Savogna ai fini dell’assegnazione in gestione della struttura a una realtà che operi proprio nel campo dell’astronomia e che possa mantenere, in una certa misura, la destinazione originaria. L’operazione verrà vagliata dal direttivo e dall’assemblea.
Soddisfatta delle novità la sindaca di Savogna, Tatiana Bragalini, che avrebbe già in mente di coinvolgere un gruppo di astrofili amatori che opera da tempo e con successo sul territorio. L’obiettivo sarebbe dunque quello di impiegare l’osservatorio per attività di vario genere, divulgative e scientifiche, legate alla disciplina dell’astronomia.
Nuovi fondi regionali
E le buone notizie arrivano anche dalla manovra di assestamento della Regione nell’ambito della quale – grazie ad un emendamento presentato dal consigliere di Forza Italia Roberto Novelli – sono stati destinati 300mila euro per il recupero e la messa in funzione dell’osservatorio. «Grazie ai fondi messi a disposizione – ha osservato Novelli – si cancella una pagina triste per il nostro territorio, scritta da chi aveva avuto la capacità di scegliere una sede ideale per la realizzazione dell’osservatorio astronomico, ma aveva commesso sbagli non banali nell’esecuzione delle opere. I 300 mila euro, che rendono giustizia a un’attrazione delle Valli, consentiranno di rendere finalmente operativo e adeguato ai tempi l’osservatorio, che diventerà un punto di riferimento per astrofili, studenti e appassionati, in un contesto naturalistico stupendo, meta di tantissimi amanti della montagna».
Anna Piuzzi