Commozione e applausi per l’ultima partita di Di Natale a Udine. L’Udinese perde 2-1 con il Carpi e Totò segna su rigore in uno stadio colmo di bandiere.
Serate come questa vanno oltre i novanta e passa minuti spesi da due squadre sopra un campo di pallone. Partite come questa chiamano a raccolta un popolo, una città che ringrazia il suo condottiero per le mille battaglie vinte così come per quelle perse. Perché Totò di gol ne ha fatti col bello e il cattivo tempo, e il “Friuli”, in quest’ultima serata in compagnia del suo capitano, vuole vestirsi a festa, quasi l’avversario non fosse il Carpi ma l’Arsenal o il Barcellona: settori colmi di bandiere e gente sull’orlo delle lacrime. Domizzi e Pasquale accompagnano Totò in questo addio al calcio bianconero, con De Canio che preserva i tre pilastri dall’undici iniziale e punta subito a far sua la partita contro una squadra che si gioca le ultime chance per non retrocedere. Adnan e Widmer sulle fasce, dietro Piris rimpiazza gli infortunati Wague ed Heurtaux. In attacco, pronto a colpire, il duo Thereau-Zapata
Il colombiano potrebbe sbloccarla al 6′, quando Bruno Fernandes scappa sul fondo e tocca dietro per il numero 9. Il tiro, però, è sbilenco e finisce sul fondo dopo aver rimbalzato sulla gamba dello stesso “Panteron”.
Due minuti dopo Piris ci prova dalla distanza, il tiro è centrale e Colombi respinge senza affanno.
Sul finire del primo quarto d’ora il Carpi inizia ad affacciarsi nella trequarti bianconera, ma è Fernandes al 26′ a sfiorare il vantaggio. Il portoghese coglie una respinta nell’area avversaria in seguito a un cross di Widmer a scaglia la sfera a un centimetro dal palo.
Al 35′ comincia il delirio. Dubbio atterraggio in area friulana -Felipe su Lasagna- e 1-0 di Verdi (36′) su rigore. Thereau si fa espellere per proteste, si riparte e lo stesso Verdi in versione Maradona fa 2-0 giusto due minuti dopo!
La ripresa vede subito in campo Giovanni Pasquale.
La traversa di Verdi al 73′ sveglia il pubblico di casa prima del tanto atteso ingresso del campione: Antonio Totò Di Natale.
Scatta la scintilla, è il 78′, Widmer affondato… Rigore!
È dolce il destino in questa occasione, e regala al capitano il migliore degli addii. Di Natale non sbaglia (80′). Angolino sinistro, radente il terreno. La infila in buca d’angolo, come tante altre volte in questi dodici anni di Udinese.
Sul finire di gara tocca anche a Domizzi. Il risultato non cambia, ma poco importa. Dopo le proteste del 2-0 sono solo applausi per una stagione negativa ma non da dimenticare. Guai, infatti, a dimenticare questo tifo, guai a dimenticare giocatori come Totò, Domizzi e Pasquale.
Simone Narduzzi