I fondi serviranno per la sistemazione della casa di riposo comunale e la caserma dei Carabinieri
“Mettiamo a disposizione del Comune di Mortegliano un milione di euro per eseguire interventi urgenti di protezione civile per la sistemazione e il ripristino di edifici e infrastrutture pubbliche e strategiche danneggiate dalla grave andata di maltempo del 24 luglio scorso, tra i quali la casa di riposo comunale e la caserma dei carabinieri”. Lo comunica l’assessore con delega alla Protezione civile del Friuli-Venezia Giulia, Riccardo Riccardi (nella foto con il sindaco di Mortegliano, Roberto Zuliani)
“I danni che il territorio di questo comune ha subito a seguito della grandinata di luglio sono stati estremamente ingenti – ha spiegato Riccardi -. Dopo un primo intervento di emergenza che ci ha visto operare per la copertura dei tetti, per la messa in sicurezza gli edifici educativi, permettendo l’avvio dell’anno scolastico e delle strutture sanitarie, restano ancora alcuni immobili strategici da mettere in sicurezza per il ripristino del loro utilizzo originario, a beneficio di tutta la comunità”.
“Si tratta della sede municipale – è entrato nel dettaglio Riccardi -, dove è necessario intervenire sui serramenti, sulle vetrate frantumate e sulla coperture; della caserma dei carabinieri che presenta lo stesso tipo di problematiche; della casa di riposo comunale al momento non utilizzabile per danni alle coperture e in più punti del fabbricato; della palestra comunale ove è necessario ripristinare la produzione dell’acqua calda e andare a intervenire sui serramenti danneggiati; e sugli impianti tecnologici e sulle reti danneggiate a seguito della grandinata, sistemi questi ultimi necessari per permettere al Comune di erogare servizi pubblici indispensabili alla popolazione, anche in vista della brutta stagione in arrivo”.
“Continua il forte impegno della Regione per far fronte ai danni del maltempo dell’estate 2023, per i quali sono stati già messi a disposizione 150 milioni di euro, in attesa dei fondi che arriveranno dal governo a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza nazionale”, ha concluso Riccardi