Abbonati subito per rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie
Friuli Collinare

Martignacco, l’inclusione passa da un nuovo parco giochi

A Martignacco c’è un nuovo parco giochi realizzato nel segno dell’inclusività. A volerlo è stata l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Mauro Delendi con l’obiettivo di favorire la massima integrazione possibile fra i giovanissimi, offrendo a tutti e tutte la possibilità di godere delle strutture ludiche.

Il nuovo spazio si trova nell’area verde tra il complesso scolastico di via Udine e il Tennis club/Polisportivo comunale, già attrezzata – fin dagli anni Ottanta – come luogo di svago ma ora, appunto, rimessa a nuovo e sensibilmente potenziata. L’accesso è da via Udine, utilizzando la strada che conduce al Tennis club; il sito è dotato di un ampio parcheggio ed è vicino alla scuola e agli impianti sportivi, che comprendono pure una pista di pratica di ciclismo. Sono stati proprio questi elementi ad aver indotto l’amministrazione a scegliere questa collocazione per l’installazione di attrezzature inclusive ha evidenziato il primo cittadino, questo per consentirne la fruizione anche da parte di bambini e ragazzi con problemi motori, ma anche allo scopo di sensibilizzare ed educare le nuove generazioni all’integrazione.

«All’altalena a bilancia, alla trave di equilibrio e alle panchine preesistenti si è affiancata, grazie ai lavori appena ultimati, un’area di circa 120 metri quadrati con pavimentazione anti-trauma in gomma colata, sulla quale sono stati collocati un gioco multifunzione con scivoli e passerelle, un’altalena a cestone, una giostrina e una casetta». Tutte le attrezzature installate risultano appunto facilmente accessibili anche per i giovanissimi con problemi di deambulazione, difficoltà sensoriali e cognitive. Non solo. È stato creato pure un camminamento in calcestruzzo che collega l’area giochi al parcheggio, per facilitare il passaggio delle carrozzine.

Per realizzare questo parco giochi sono stati investiti 62 mila euro, di cui 22 mila finanziati con fondi propri dell’ente locale, i restanti coperti da finanziamento regionale.

Anna Piuzzi

Articoli correlati