Due pullman si sono fermati al S. Maria della Misericordia per sospette meningiti, più diversi singoli pellegrini in transito. Richiamati in pronto soccorso i medici reperibili
È rientrato l’allarme meningite per la ragazza di una parrocchia romana che ieri sera ha accusato un malore, con febbre e mal di testa, al rientro verso l’Italia, dopo che una sua coetanea è morta proprio per un attacco fulminante di meningite, a Vienna, durante il rientro in Italia dalla Gmg (Giornata mondiale della gioventù) di Cracovia. I test specifici hanno dato esito negativo ma la ragazza è stata trattenuta in ospedale a Udine mentre tutti gli altri sono ripartiti nella notte per Roma, solo per attendere i risultati di altri esami clinici e per motivi precauzionali. La giovane faceva parte di un gruppo composto di tre pullman di parrocchie romane con cui viaggiava anche la giovane deceduta. L’intera comitiva era già stata sottoposta a profilassi in Austria e il rischio che la giovane potesse aver subito un contagio era minimo, ma dopo il malore è stata accompagnata in via precauzionale al pronto soccorso a Udine. La comitiva è stata scortata dalla polizia stradale e dalla polizia, ed è stata accompagnata in un piazzale vicino all’ospedale di Udine dove i ragazzi hanno potuto attendere l’esito degli esami microbiologici in un’area apposita senza aumentare il rischio di contagio. La lista dei ragazzi a bordo è stata diramata per ulteriore scrupolo ai distretti sanitari di competenza ma sono ormai passate le 24 ore per la comparsa dei sintomi da quando sono stati esposti al primo rischio di contagio.
Durante la notte diverse persone che hanno partecipato alla Giornata mondiale della gioventù si sono rivolte al pronto soccorso dell’ospedale di Udine temendo un possibile contagio da meningite. La psicosi dei pellegrini si è diffusa nel corso della notte dopo che ha cominciato a circolare la notizia del decesso a Vienna della giovane romana stroncata da meningite fulminante. Oltre a uno dei tre pullman della comitiva romana su cui viaggiava la ragazza, si è fermato in pronto soccorso a Udine nella notte anche un altro autobus di giovani della provincia di Treviso a bordo del quale un ragazzo aveva accusato un malore. Nessuno di loro era stato in contatto con la vittima e il giovane non aveva i sintomi della meningite, ma per scrupolo il gruppo è stato sottoposto a profilassi. In ospedale si sono presentati però anche singoli cittadini che, sebbene non manifestassero i sintomi della meningite, spaventati hanno raggiunto le strutture sanitarie con i mezzi propri per chiedere informazioni. Per fronteggiare la situazione, sono stati richiamati in pronto soccorso i medici reperibili e sono intervenuti anche altri due sanitari della direzione medico-ospedaliera. Il sistema del pronto soccorso ha funzionato bene ma l’invito è a non recarsi nelle strutture sanitarie senza sintomi specifici come febbre alta sopra i 38 gradi e mal di testa, interessando, invece, in caso di dubbio, il proprio medico curante.