«Messaggi di pace» è la mostra che – nella straordinaria cornice della chiesa abbaziale di Rosazzo – accenderà la dodicesima edizione di «Arte per credere», rassegna a cadenza biennale. L’inaugurazione è in programma sabato 14 settembre alle 17.30, alla presenza dell’artista, Pablo Atchugarry.
L’esposizione si sviluppa dall’esterno verso l’interno, secondo una disposizione che attraversa le due navate laterali della chiesa, unendo imponenti opere scultoree in marmo statuario di Carrara, in ulivo e bronzo, oltre a incisioni con sistema carborundum realizzate dalla «Stamperia d’arte Albicocco», rappresentanti un concetto di pace universale, cifra del suo pensiero artistico e peculiarità della sua vita privata. Sedici opere di cui due interpretazioni della «Colomba della pace» in marmo statuario di Carrara, cinque sculture in bronzo smaltato, cinque incisioni e quattro sculture lignee in ulivo intitolate «Pace con la natura».
Atchugarry rappresenta una delle realtà più interessanti e dinamiche della scultura mondiale e il suo lavoro è allo stesso tempo identità, estetica e atemporalità. «La vita è veramente un grande dono che non appartiene né a noi, né agli altri – spiega l’artista –. La pace è l’unico cammino possibile per salvare la vita, per viverla in modo pieno e armonioso. La pace è un sentimento profondo che ci deve accompagnare in tutti i momenti della nostra vita. La guerra esiste perché non c’è il senso di pace individuale e verso gli atri. Se non si prova questo sentimento, non si può trasmetterlo. La presenza della pace mi accompagna da molto tempo. Non è solo una pace politica e sociale, ma una pace universale, un sentimento personale legato agli altri e alla natura. Nel mio percorso artistico mi sono occupato più volte di questo tema. Nel 2003 ho esposto il gruppo scultoreo “Sognando la pace” realizzato in marmo di Carrara e marmo Bardiglio, alla cinquantesima Biennale d’Arte di Venezia. Nel 2023 ho scolpito due versioni de la “Colomba della Pace”. Per completare la mostra nell’Abbazia di Rosazzo, ho realizzato l’opera “Pace con la natura”, un’installazione di ulivi secolari morti a causa dell’azione dell’uomo, che ci fanno riflettere sul percorso che dobbiamo seguire per abbracciare nuovamente la natura».
La mostra – aperta tutti i giorni fino al 5 gennaio, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 17 – si avvale del contributo dei Comuni di Manzano, Corno di Rosazzo, San Giovanni al Natisone, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli, della Galleria d’arte Contini (Venezia) e di tante altre aziende locali, oltre alla collaborazione del consigliere Giuliano Pavan.
Anna Piuzzi