Ad Aquileia la cerimonia di partenza della bandiera che avvolse il feretro alla volta di Roma
“Cento anni fa si è visto lo spirito di unità del Paese e la riconoscenza verso le persone che si erano sacrificate. Oggi non volgiamo lo sguardo solo per ricordare e onorare la memoria, ma dobbiamo recuperare da quel passato il significato di essere uniti. Un’unità necessaria per affrontare le sfide che stiamo vivendo. Unità fra istituzioni e cittadini, unità nello sforzo condiviso per raggiungere gli obiettivi e nella fiducia reciproca che deve esserci fra istituzioni e cittadini. Se perdiamo questo spirito di unione e collaborazione, le battaglie non si vincono”. Lo ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga ad Aquileia durante la cerimonia di partenza della bandiera che avvolse il feretro del Milite Ignoto dalla Basilica Patriarcale alla volta di Roma. Un momento simbolico per dare l’ultimo saluto al Milite Ignoto come accadde cent’anni fa.
L’appello del governatore è stato rivolto alla necessità di fare fronte comune per superare le difficoltà: “E’ necessario continuare ad essere uniti, a fidarsi della scienza, delle istituzioni e della propria comunità. Solo in questo modo potremo superare le sfida che stiamo vivendo e dobbiamo farlo anche in onore delle persone che sono state vinte dalla pandemia”. “La cerimonia odierna – ha aggiunto – rappresenta una testimonianza di unità del Paese che non è solo simbolica: è un messaggio che deve esser calato nell’attualità diventando esempio nel quotidiano perché è l’unità del Paese la guida per uscire dalla crisi pandemica”.
Fedriga a margine ha anche sottolineato positivamente la presenza di tanti bambini all’evento: “Segno di unione fra generazioni. I più giovani devono conoscere la storia e la partecipazione dei bambini è testimonianza di futuro e non solo di ricordo”.
La cerimonia iniziata in piazza Capitolo è proseguita al restaurato Cimitero degli Eroi e alla stazione ferroviaria ha visto la partecipazione del ministro della Difesa Lorenzo Guerini e, fra gli altri, del sindaco di Aquileia Emanuele Zorino.
Durante la deposizione della Corona agli Ignoti Militi è stato effettuato il sorvolo delle Frecce Tricolori in memoria di tutti i Caduti ed è stata la volta quindi del picchetto d’onore e della Fanfara Militare per la Bandiera che lascia la Basilica di Aquileia per ritornare a Roma all’altare della Patria.