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Chiesa

«Missione Friuli», l’Arcivescovo ci ingaggia tutti

«”Andate e fate discepoli tutti i popoli” (Mt 28,19). La gioia di essere missionari del Vangelo» è il titolo della nuova Lettera pastorale dell’Arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato. Il documento, pubblicato in forma integrale su La Vita Cattolica in uscita oggi, accompagna l’avvio del nuovo anno pastorale che sarà caratterizzato dal concretizzarsi del progetto diocesano delle Collaborazioni pastorali. Fortissimo il richiamo alla gioia del Vangelo.

Riscoprire la passione missionaria, la gioia autentica dell’annuncio: è questo il filo conduttore che innerva la Lettera pastorale che l’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, consegna e affida alla Chiesa udinese, pubblicata in forma integrale su La Vita Cattolica. Il documento – dal significativo titolo «”Andate e fate discepoli tutti i popoli” (Mt 28,19). La gioia di essere missionari del Vangelo» – accompagna l’avvio del nuovo anno pastorale che sarà caratterizzato dal concretizzarsi del Progetto diocesano delle Collaborazioni pastorali. Di fatto un richiamo forte a non perdere di vista il senso profondo del cammino intrapreso dalla Chiesa diocesana.

La Lettera pastorale – in distribuzione in questi giorni anche nelle parrocchie e a tutti gli operatori pastorali – si articola in quattro parti, la prima dedicata proprio alla «riscoperta della passione missionaria», con un forte radicamento nell’esortazione apostolica «Evangelii gaudium» di Papa Francesco; la seconda, di ampio respiro,  incentrata sulla gioia del Vangelo; la terza rivolta agli operatori pastorali con un particolare riferimento al loro preziosissimo ruolo all’interno del Progetto diocesano delle Collaborazioni pastorali; infine, nella quarta, l’affidamento a Maria.

La scelta di scrivere un documento all’insegna della missionarietà «è legata – spiega l’Arcivescovo – al progetto diocesano che vede le Collaborazioni pastorali come nuove opportunità per l’azione missionaria della Chiesa sul territorio friulano». Ancora una sottolineatura dunque su quale sia l’anima di un percorso – avviato ufficialmente l’11 luglio 2018 – che non è solo un intervento organizzativo.

Non a caso il nucleo centrale della Lettera è la gioia, gioia dell’essere cristiani, gioia dell’essere missionari. «Oggi, purtroppo – evidenzia mons. Mazzocato -, c’è il rischio diffuso, come dice Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium, di avere più facce quaresimali che facce pasquali, perché magari si lascia che a prendere il sopravvento siano le delusioni, l’amarezza o le critiche. Partire da lì con il progetto diocesano significherebbe aver perso in partenza. La missione vuol dire invece testimoniare, portare la lieta notizia».

Centrale è pure il ruolo degli «organismi diocesani» che proprio in questa fase si stanno strutturando in ogni Collaborazione pastorale, nelle foranie e a livello diocesano. Di fatto un’importante «forma di corresponsabilità» tra i vari carismi e ministeri che operano nella Chiesa. «Si tratta – commenta il presule – di vere e proprie «piccole cellule missionarie sul territorio».

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