Due bronzi storici per la ginnasta di casa all’Asu, uno di questi alla palla nella gara individuale.
C’è tutto in quel bacio. Tensione, leggerezza, carezzevole riguardo, fatica e commozione in un gesto di cura e d’affetto. Verso la palla, aurea e fedele, compagna leggiadra in un passo a due magico. Gli occhi son chiusi ma non per sognare, il sogno più bello è reale, eclatante. Alexandra Agiurgiuculese, atleta al servizio dell’Associazione Sportiva Udinese (Asu), è nona fra le migliori nel panorama della ginnastica ritmica internazionale. A sancirlo la 36^ edizione dei Campionati del mondo andati in scena dal 10 al 16 settembre scorsi in Bulgaria. 73.225 i punti realizzati dalla giovane farfalla bianconera nel cosiddetto “all around”, una sfida nei quattro attrezzi – palla, nastro, cerchio e clavette – sotto lo sguardo severo della giuria tecnica di corvée nella cornice dell’Arena Armeec di Sofia. Su 24 ginnaste, allora, Alex è da top ten mondiale, questo, in particolare, grazie alla suggestiva e coinvolgente prestazione fornita in pedana alla palla: sulle note del brano “Zajdi, zajdi” dell’artista bosniaca Amira Medunjanin, la 17enne di origine rumena ha conquistato uno storico bronzo, rompendo un digiuno italiano che perdurava dai Mondiali di Atene 1991 – bronzo alle clavette dell’Azzurra Samantha Ferrari. Il fiato sospeso nei lanci della sfera, l’esplosione di applausi al suo atterraggio senza intoppi. Lineare, a mantenere il continuum fra passi e melodia, l’oggetto calamitato dalla presa sicura di Alex.
Ciò non bastasse, insieme alle compagne del team azzurro Milena Baldassarri – fenomenale argento al nastro – e Alessia Russo, la ginnasta allenata da Špela Dragaš e Magda Pigano ha replicato il bronzo individuale vincendone uno nel concorso per nazioni. “Alex aveva già stupito tutti quando faceva parte della categoria junior”, ha commentato Umberto Meroni, vice presidente Asu. “Nel suo ingresso fra i senior – ha continuato – si è da subito fatta notare, portando a casa diverse medaglie nei mesi scorsi, e raggiungendo un traguardo storico con il bronzo di Sofia. Da parte della società non possiamo che dirci più che soddisfatti e orgogliosi. Con l’occasione voglio congratularmi anche con Milena, per la medaglia vinta. Queste ragazze hanno fatto qualcosa di fantastico per tutta l’Italia. Il raggiungimento di risultati tanto eccezionali è certamente, per entrambe, uno stimolo a fare sempre meglio”.
Gioisce l’Associazione Sportiva Udinese anche per il secondo posto raggiunto nell’“all around” dall’israeliana Linoy Ashram (79.900 punti) alle spalle della russa Dina Averina (81.450). Un prezioso argento quello ottenuto dalla ginnasta classe 1999 che milita proprio tra le fila della virtuosa società ormai vanto del nostro Paese.
right
Simone Narduzzi