Sono iniziate le indagini per la realizzazione del progetto “Sconfinare, germogliare. Viaggio tra memoria e presente nelle giovani famiglie di Carnia”, presentato dalla Comunità di montagna della Carnia in qualità di capofila e finanziato dalla Regione FVG e da Fondazione Friuli. Il progetto ha come obiettivo quello di documentare, attraverso ritratti fotografici, video interviste e analisi antropologica, le testimonianze delle famiglie giovani che hanno deciso di rimanere nei paesi della nostra montagna, per comprendere le motivazioni, implicazioni, difficoltà e vantaggi di vivere e lavorare in un contesto caratterizzato dallo spopolamento.
A curare la raccolta di questo materiale sarà la fotografa Ulderica Da Pozzo con la sua sensibilità e capacità di entrare in connessione con le persone. Partendo dal presupposto che si sente parlare molto di progetti che hanno come obiettivo arginare lo spopolamento nelle aree montane, o favorire l’arrivo di nuovi abitanti, la fotografa Da Pozzo osserva come invece l’attenzione si focalizzi raramente su chi ci vive e rimane, su quali siano i problemi reali, concreti di chi decide di restare, di lavorare, di creare la propria famiglia in montagna; oppure se ne parla puramente per numeri e statistiche. Da qui, la volontà di incontrare le famiglie, quelle giovani, che hanno deciso, appunto, di rimanere, per fotografarle e intervistarle, lasciare che siano loro a raccontare le difficoltà e i piaceri, come vivono, il rapporto con il proprio paese, con la scuola frequentata dai loro figli.
L’area interessata dal progetto coincide con quella della Strategia Area Interna Alta Carnia, ovvero 25 su 28 dei Comuni carnici, caratterizzata da parametri socio-economici critici e da una fascia giovane di popolazione residente in costante diminuzione. Il partenariato è costituito da 4 Comuni dell’Area Interna Alta Carnia e da un Istituto scientifico, il Dipartimento di Lingue e Letterature, Formazione, Comunicazione e Società (DILL) dell’Università degli Studi di Udine.
Tutti i 25 comuni dell’Area Interna Alta Carnia sono stati interpellati e hanno garantito la propria collaborazione nel facilitare l’indagine presso le giovani famiglie residenti nel territorio di appartenenza.