Oltre il danno anche la beffa. Le famiglie colpite dalla grandinata che il 24 luglio scorso ha flagellato il Friuli, in particolare Mortegliano e il Medio Friuli, stanno ancora attendendo gli indennizzi per procedere con le riparazioni delle abitazioni danneggiate, in particolare per quanto riguarda i tetti. Non è soltanto una questione di burocrazia, però, perché le assicurazioni non hanno ancora provveduto a sbrigare le pratiche di loro competenza. Il sindaco di Mortegliano, Roberto Zuliani, ha denunciato all’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni Ivass il caso. I danni ai privati ammontano a 140 milioni di euro.
La legge di bilancio 2024 ha introdotto per le imprese il nuovo obbligo di stipulare, entro il 31 dicembre 2024, contratti di assicurazione a copertura dei danni a terreni e fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali cagionati da «calamità naturali ed eventi catastrofali. “Le imprese dovranno dotarsi di una nuova polizza assicurativa che copra espressamente sismi, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni – ha spiegato il Presidente di CONFAPI FVG Massimo Paniccia –. Ciò comporterà maggiori oneri, in particolare per quelle di piccole dimensioni meno strutturate sotto il profilo patrimoniale e organizzativo».
L’imposizione dell’obbligo, inoltre, comporta gravi conseguenze in caso di inadempimento. La norma, infatti, prevede che, se l’impresa risulterà priva di copertura, di ciò se ne terrà conto nell’assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni a qualsiasi titolo anche concessi con riferimento agli eventi in parola. Per questo Confapi si è già attivata per gli opportuni approfondimenti, anche in sede politica.