Dopo un caso di molestie sessuali ad opera di un profugo, Rfi voleva chiuderlo penalizzando la popolazione. Ora resterà aperto nelle ore diurne, con più controlli e telecamere.
“Il Comune prenderà in carico il sottopassaggio lasciandolo aperto di giorno. Già oggi, quindi, invieremo una lettera per la richiesta di cessione a titolo di comodato gratuito. In questo modo sarà il Comune a gestirlo mettendolo in sicurezza in tutte le forme con cui gestisce già tutti i sottopassaggi di Udine”. Così il sindaco di Udine, Furio Honsell al termine dell’incontro convocato stamani, venerdì 15 giugno, in Prefettura per risolvere la questione dell’annunciata chiusura da parte di Ferrovie del sottopassaggio pedonale che collega viale Europa Unita a via della Cernaia (all’altezza di via San Martino). Ferrovie, lo ricordiamo, aveva annunciato l’intenzione di chiudere giorno e notte il sottopassaggio pedonale di sua proprietà. In quel corridoio di collegamento sotto la ferrovia, che si trova a destra della stazione, il 14 giugno si era verificato un episodio di molestie ai danni di una donna 36enne udinese, ad opera di un richiedente asilo pakistano di 25 anni, poco prima coinvolto in una rissa nei dintorni.
“Ringrazio il Prefetto Vittorio Zappalorto e il Questore Claudio Cracovia – prosegue Honsell – per la tempestiva organizzazione di questo incontro con i responsabili di Rfi così da trovare urgentemente una soluzione. Una chiusura definitiva del sottopassaggio, infatti, avrebbe provocato un oggettivo ostacolo al movimento dei cittadini, residenti e pendolari. Abbiamo chiarito anche – conclude Honsell – che fino a quando non verranno sistemati i cancelli per la chiusura notturna ci sarà un’intensificazione dei controlli così da potenziare la sicurezza nella zona”.