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Salute

“Nonno ascoltami!” Prevenzione in piazza il 13 ottobre a Udine

Secondo l’Oms oltre un miliardo e mezzo di persone convivono con una qualche forma di disabilità uditiva (430 milioni in forma invalidante), in Italia parliamo di oltre 7 milioni di persone, corrispondenti al 12,1% della popolazione, una persona su tre tra gli over 65. Negli ultimi anni l’allarme maggiore riguarda la sempre crescente esposizione al rumore, soprattutto negli ambienti ricreativi. Eppure la salute uditiva riveste un ruolo fondamentale in molteplici aspetti della vita un tempo sottovalutati – ad esempio nella sicurezza stradale – e cittadini e istituzioni sono sempre più attente al comfort acustico degli ambienti.

L’Ospedale in piazza

Se diagnosi precoce e tecnologie assistive sono armi certamente fondamentali, è sulla sensibilizzazione e consapevolezza delle persone che si gioca la partita più importante. Tanto che l’Oms stima che il 50% dei casi di ipoacusia potrebbe essere prevenuto attraverso adeguate misure di sanità pubblica.
Per questo ogni anno la Onlus porta in giro per l’Italia la sua campagna di prevenzione più importante: “Nonno Ascoltami! – La Prevenzione in piazza”, che domenica 13 ottobre sarà a Udine con “L’Ospedale in piazza”, in piazza Matteotti. Ad accogliere i cittadini le équipe mediche coordinate da Cesare Miani, direttore ORL Ospedale Udine, assieme alla Croce Rossa di Udine, con la collaborazione del partner tecnico Maico Sordità che metterà a disposizione i suoi professionisti sanitari audioprotesisti.

Rischio cadute. Controlli dell’equilibrio

Anche quest’anno in piazza ci sarà la possibilità di effettuare controlli dell’equilibrio per valutare il rischio di cadute soprattutto negli anziani. I controlli verranno effettuati in alcune città pilota grazie alla somministrazione di un apposito test.

Pochi i controlli

In Italia solo il 31% della popolazione ha effettuato un controllo dell’udito negli ultimi 5 anni, mentre il 54% non l’ha mai fatto. Solo il 25% di coloro che potrebbero averne beneficio usa l’apparecchio acustico, nonostante l’87% di chi ne fa uso, dichiari migliorata la propria qualità di vita.
Al livello mondiale, l’Oms stima che circa il 5% della popolazione “convive” con una perdita uditiva e si prevede che circa una persona su quattro entro il 2050 sperimenterà una forma di diminuzione dell’udito (pari a quasi 2,5 miliardi di persone in tutto il mondo).
«È per questo – spiega Valentina Faricelli, presidente di Udito Italia Onlus – che da quattordici anni siamo impegnati in campagne di informazione, educazione e responsabilizzazione dei cittadini per diffondere l’importanza della prevenzione dei disturbi uditivi, avvicinando la sanità alla gente».

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