Approvati dalla Giunta regionale. Nella foto l’assessore Bini
Ulteriori interventi a favore delle attività che intendano investire nella riorganizzazione e nella ristrutturazione aziendale per poter essere più competitive e per le piccole e medie imprese che vogliano introdurre servizi e tecnologie innovative Ict. Questo il contenuto del provvedimento approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, per un ammontare complessivo di quasi 915 mila euro. “Un’iniziativa – spiega Bini – che si aggiunge ai numerosi interventi messi in campo per dare un nuovo impulso all’economia del Friuli-Venezia Giulia favorendo il rafforzamento del tessuto produttivo locale, anche al fine di renderlo maggiormente competitivo quando il sistema dei mercati andrà oltre l’impasse causata dal Covid19”. In particolare, si tratta del completamento di un progetto già in parte finanziato e del finanziamento di altri cinque progetti nel Bando investimenti, la dotazione complessiva del quale passerà dunque ora da oltre 30 milioni e 887 mila euro a 31 milioni e 604 mila euro. Portando così a 348 i progetti finanziati rispetto ai 402 ammessi in graduatoria, ovvero, finanziando l’86,5 per cento dei progetti ammissibili.
Mentre per quanto riguarda il Bando Ict, la dotazione complessiva passerà da 8 milioni e 440 mila euro a 8 milioni e 638 mila euro: potrà essere completato il finanziamento di due progetti sostenuti fino a ora soltanto in parte e saranno finanziati altri dieci progetti. Portando così i progetti finanziati a 255 rispetto ai 290 ammessi in graduatoria, cioè l’87,9 per cento di quelli ammissibili. Per quanto attiene ai contributi del Bando Ict, conclude l’assessore – “sono anch’essi a fondo perduto, per l’acquisto e l’installazione di hardware, apparati di networking, attrezzature, strumentazioni e dispositivi tecnologici e interattivi di comunicazione e per la fabbricazione digitale; nonché per l’acquisto e l’installazione di sistemi di sicurezza della connessione di rete. Sono inoltre destinati a favorire l’acquisto di software e licenze, di servizi di ‘cloud computing’, la registrazione di domini e di caselle di posta elettronica; nonché per l’acquisizione di servizi e sistemi informatici e telematici di gestione aziendali e per applicazioni mobili, oltre che per l’acquisizione di servizi di consulenza”.