Venerdì 11 ottobre, alle ore 20.45, il Coro “Iuvenes Harmoniæ” di Udine si esibirà nel Duomo di Codroipo in un concerto corale dedicato a mons. Valentino Miserachs Grau, Maestro di Cappella emerito della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore e già Preside del Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma, che sarà presente al concerto.
Catalano, mons. Miserachs è uno dei più grandi compositori viventi di musica sacra. Dopo gli studi in Teologia a Roma e il diploma in Canto gregoriano al Pontificio Istituto di Musica Sacra, in Organo e composizione al Conservatorio di Bari, e in Composizione sacra a Roma, sotto la guida di Domenico Bartolucci, dal 1975 al 1980 è stato organista della Cappella musicale Giulia della Basilica di San Pietro in Vaticano. Nel 1973 Domenico Bartolucci lo ha chiamato ad affiancarlo nella direzione della Cappella musicale Liberiana della Basilica di Santa Maria Maggiore, diventandone dal 1977 maestro a tutti gli effetti, dopo la rinuncia di Bartolucci, carica che ha mantenuto per 46 anni. Già docente al Conservatorio di Matera, dal 1995 al 2012 è stato Preside del Pontificio Istituto di Musica Sacra, curando la formazione superiore dei musicisti di Chiesa di tutto il mondo.
La produzione sacra di Valentino Miserachs conta centinaia di composizioni e comprende Messe polifoniche, Mottetti, Salmi, Inni, Antifone, Magnificat, opere strumentali per organo e orchestra. Nella vastissima opera del Maestro, spiccano gli oratori Stephanus, Nadal, Paolo e Fruttuoso, Beata Virgo Maria.
Il Coro “Iuvenes Harmoniæ”, diretto dal m° Tommaso Zanello e accompagnato all’organo dai maestri Giacomo Balduzzi ed Elisabetta Tonizzo, approfittando della straordinaria presenza del compositore in Friuli, gli offrirà un omaggio eseguendo le pagine più significative della sua produzione. Mons. Miserachs è da sempre molto legato al Friuli, grazie al decennale sodalizio con p. Aurelio Zorzi, sacerdote e compositore originario di Rivolto di Codroipo, che per diversi anni lo ha affiancato come vice-maestro a Santa Maria Maggiore.
«La musica sacra, con la sua millenaria tradizione, possiede la straordinaria virtù di raggiungere le corde più profonde dell’animo umano e di trasmettere anche alle generazioni più giovani l’amore per il Bello, che conduce a Dio», scrivono gli organizzatori.
