Il cittadino domenicano Anderson Vasquez Dipres, arrestato a Tarvisio l’1 gennaio per l’omicidio di Ezechiele Mendoza Gutierrez, avvenuto al Laghetto Alcione, in via dei Prati a Udine, nel primo mattino dell’1 gennaio, al termine della festa di Capodanno, “ha ammesso la propria responsabilità nel ferimento”. Lo scrivono in una nota, diffusa questa mattina, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Udine e i Carabinieri di Udine, descrivendo il corso delle indagini.
“Nella prima mattinata dell’1 gennaio – si legge – i Carabinieri del Comando Provinciale di Udine, su segnalazione dal numero di emergenza 118, sono intervenuti presso il locale “Al Laghetto Alcione” di Udine, situato in Via dei Prati, dove era stata segnalata la presenza di un uomo ferito al collo con arma da taglio, poco dopo deceduto in ospedale. Dalle indicazioni fornite dai numerosi avventori che avevano festeggiato il capodanno nel locale, è stato possibile ricostruire i movimenti della vittima, MENDOZA GUTIERREZ Ezechiele, cittadino italiano di origini dominicane, classe 1992, e iniziare a delineare la dinamica dei fatti. Sebbene i presenti avessero dichiarato di non avere assistito all’aggressione, alcuni di loro hanno suggerito che recentemente la vittima aveva avuto dei diverbi con un cittadino di origine dominicana di nome Anderson, anch’egli presente nel locale. In assoluta sintonia con il Pubblico Ministero, dott.ssa Elisa Calligaris – prosegue la nota di Procura e Carabinieri – le ricerche si sono concentrate nei luoghi di dimora e residenza del sospettato, poi individuato nel primo pomeriggio dai Carabinieri in una struttura ricettiva in Tarvisio. L’uomo, che indossava ancora gli indumenti sporchi di sangue, in ragione degli elementi raccolti, è stato dichiarato in arresto e associato alla Casa Circondariale di Udine. Nel corso delle serrate indagini si è stabilito anche che il presunto autore dell’omicidio era in regime di detenzione domiciliare per altra causa e per tale motivo gli è stato contestato anche il reato di evasione. Nella giornata del 2 gennaio l’arrestato, nel corso di interrogatorio davanti al magistrato, ha ammesso la propria responsabilità nel ferimento, fornendo la propria versione dei fatti. Sono tuttora in corso le indagini per ricostruire in maniera puntuale l’esatta dinamica dei fatti. L’individuazione del presunto autore del grave delitto in un così breve lasso temporale – sono trascorse pochissime ore tra il primo intervento e la cattura del responsabile – è il risultato – conclude il comunicato della Procura udinese e dei Carabinieri – dell’impegno e della perfetta sinergia tra i Carabinieri e la Procura della Repubblica”.