Domenica 17 novembre sarà possibile visitare la struttura di via Ronchi, a Udine, in uno speciale «open day», dalle 8.30 alle 10 e dalle 13.30 alle 17. Sarà così possibile ascoltare la storia della mensa diocesana gestita dalla Caritas, come viene gestito il servizio e a quali persone si rivolge. Ma non solo. Sarà anche l’occasione, per chi abbia voglia di mettersi in gioco, di capire quali sono le opportunità di volontariato che si possono cogliere in qualsiasi momento dell’anno.
«I poveri sono persone a cui andare incontro: sono giovani e anziani soli da invitare a casa per condividere il pasto; uomini, donne e bambini che attendono una parola amica. I poveri ci salvano perché ci permettono di incontrare il volto di Gesù Cristo». Così ci esorta Papa Francesco nel suo messaggio per la terza «Giornata mondiale dei Poveri» che la Chiesa universale celebra domenica 17 novembre.
Proprio per questo la Caritas diocesana di Udine offre un’occasione concreta e preziosa per fare conoscenza della realtà della povertà sul nostro territorio attraverso il servizio della mensa «La gracie di Diu». Domenica 17 novembre, infatti, sarà possibile visitare la struttura di via Ronchi, a Udine, in uno speciale «open day», dalle 8.30 alle 10 e dalle 13.30 alle 17. Sarà così possibile ascoltare la storia della mensa, come viene gestito il servizio e a quali persone si rivolge. Ma non solo. Sarà anche l’occasione, per chi abbia voglia di mettersi in gioco, di capire quali sono le opportunità di volontariato che si possono cogliere in qualsiasi momento dell’anno. Verranno inoltre illustrate le modalità di gestione delle donazioni in cibo che la Caritas riceve, ma anche verso quali progetti vengono convogliate le risorse.
Ad accogliere chi vorrà accettare questo invito saranno operatori e volontari della struttura, si potrà inoltre assaggiare un piccolo piatto di benvenuto realizzato dai partecipanti del laboratorio professionalizzante di cucina.
I numeri della mensa
Nel corso del 2018 sono stati forniti 85.093 pasti: 45.678 pranzi, 30.415 cene e 9000 pasti per la cena nell’asilo notturno. Non solo. L’attività è consistita anche in incontri di sensibilizzazione, proprio in mensa, che hanno coinvolto 422 giovani appartenenti a gruppi scout, cresimandi, scolaresche. I temi trattati sono stati quelli del consumo consapevole, degli stili di vita legati alla limitazione dello spreco alimentare, del rispetto delle diversità, dell’inclusione sociale, della povertà
160 i volontari che danno vita a questo servizio. Provenienti dalla città di Udine e dai comuni limitrofi, sono organizzati in turni di 8/10 persone per il pranzo e per la cena e si occupano di numerose mansioni tutte indispensabili per il buon funzionamento della mensa: dal ritiro dei viveri nei negozi alla somministrazione dei pasti, dalla pulizia al lavoro nel centro di ascolto. E proprio il centro di ascolto è un tassello fondamentale e non scontato della mensa, perché qui non si distribuiscono solo pasti: il cibo diventa, infatti, occasione di incontro per intercettare bisogni e fragilità e dunque per tentare di costruire percorsi di uscita dalle situazioni di marginalità. Perché come scrive il Santo Padre nel suo messaggio «la promozione anche sociale dei poveri non è un impegno esterno all’annuncio del Vangelo, al contrario, manifesta il realismo della fede cristiana e la sua validità storica. L’amore che dà vita alla fede in Gesù non permette ai suoi discepoli di rinchiudersi in un individualismo asfissiante, nascosto in segmenti di intimità spirituale, senza alcun influsso sulla vita sociale». Per informazioni www.caritasudine.it.