«Partiamo in gruppo come segno della Chiesa udinese che va ad incontrare una Chiesa “giovane” – quella della Sierra Leone – che ha ricevuto il primo annuncio del Vangelo a partire dal 1950 e vive la fede in un contesto pieno di vitalità e di contraddizioni». Queste le premesse e le aspettative che portano in valigia gli otto giovani friulani che martedì 20 agosto partiranno per la missione saveriana di Majeni, in Sierra Leone, per un viaggio missionario organizzato dalla Pastorale giovanile e dal Centro missionario dell’Arcidiocesi di Udine.
Destinazione del viaggio – nonché fulcro dell’esperienza – è la missione saveriana di Makeni, nel cuore del paese affacciato sull’Oceano Atlantico. L’Arcidiocesi di Udine ha collaborato con la Diocesi di Makeni per il progetto «Dignità e libertà» dedicato ai migranti di rientro, per il quale è stata attivata anche una raccolta di fondi. Il progetto, avviato in occasione della Quaresima 2023, si è concluso il 13 febbraio 2024. Nella missione di Makeni opera il missionario saveriano p. Michele Carlini, friulano.
I giovani in partenza
Loro sono Beatrice e Irene di Codroipo; Marco di Feletto Umberto; Anna, Isabella e Gabriele di Pagnacco; Marta di Raveo; Eduard di Udine. C’è chi ha appena finito le scuole superiori e chi lavora, chi studia all’università (medicina, fisioterapia, pedagogia), chi si sta formando in seminario. Saranno accompagnati da don Daniele Morettin ed Elena Geremia della Pastorale giovanile diocesana.
«Sono mesi che ci stiamo preparando, abbiamo iniziato a conoscerci a gennaio 2024», hanno affermato i giovani partenti. «Abbiamo fatto diversi incontri attraverso il percorso diocesano “Solidarietà per Azioni” che ci ha permesso di aprire la nostra mente al mondo, nella sua diversità e complessità, per diversi aspetti molto diversa dalla nostra Udine».
Intere Parrocchie coinvolte con i giovani
«Come segno di comunione sono coinvolte anche le comunità cristiane di cui siamo parte – hanno esortato i giovani -, vi chiediamo di sostenere la nostra esperienza di conoscenza missionaria». Nei mesi che hanno preceduto la partenza, le Parrocchie di provenienza di questi giorni sono state teatro di una raccolta di offerte «che resteranno alla missione saveriana di Makeni, al netto delle spese per la nostra ospitalità».
«Decidere di partire – hanno affermato – è stata una scelta che ci sta impegnando molto a titolo personale, provando a pensare che cosa possiamo raccontare della nostra terra friulana e come poterlo comunicare. Ora non resta che chiudere le valigie… per partire portando con noi il saluto in friulano, italiano, inglese, lingua di Makeni: Mandi, Ciao, Hello, Kabo! Non dimenticatevi di pregare per noi!»