Abbonati subito per rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie
AppuntamentiCultura

Palio studentesco. 400 in scena per superare la paura del futuro

Una manifestazione tra le più longeve della città di Udine che, dalla sua prima edizione nel 1971, riesce a farsi «specchio del mondo giovanile», «in grado di aiutare i giovani a sentirsi meno soli, a esprimere come si sentono veramente». Così Alessandra Pergolese, presidente del Teatro Club di Udine, ha definito la 54ª edizione del Palio teatrale Studentesco Città di Udine.
Iniziato sabato 12 aprile, a Palazzo Morpurgo, con l’anteprima in cui ciascun gruppo ha presentato 5 minuti del proprio lavoro, dal 24 aprile al 22 maggio, nel teatro Palamostre di Udine, il Palio in 15 serate vedrà salire in scena oltre 400 ragazzi di 26 gruppi teatrali delle scuole superiori di Udine e provincia. «Il Palio – prosegue Pergolese – non è solo un festival, ma un laboratorio di crescita, un luogo di incontro in cui l’arte diventa espressione autentica e strumento di condivisione.

Nei testi i problemi dei giovani

«Molti degli spettacoli – ha aggiunto il direttore artistico del Palio, Paolo Mattotti, intervistato da Valentina Viviani su Radio Spazio – hanno come oggetto i problemi dei giovani: la loro insicurezza, la solitudine e debolezza rispetto ad un mondo che vedono cambiare sempre più velocemente e che non prospetta per loro un futuro particolarmente roseo».
Dopo i blocchi causati dalla pandemia cha ha ridotto notevolmente i numeri dei partecipanti, negli ultimi due anni, ricorda ancora Mattotti, «stiamo tornando ad avere gruppi folti. Il più numeroso in questa 54ª edizione sarà quello del Liceo Percoto di Udine, con una quarantina di ragazzi». Segno di come il Palio sia ancora una manifestazione essenziale in città. Il motivo? «Oggi – risponde Mattotti – i ragazzi hanno poche occasioni per esprimere la loro creatività in gruppo e in totale libertà. Per questo, se riusciamo a farli entrare nel gruppo, loro non mollano. Qui riescono a scoprire il “noi” invece dell’”io” esasperato che i social impongono alle nuove generazioni». Un modo anche, il teatro, per educare alle emozioni. «Uno dei “giochi teatrali” che si fanno nella preparazione degli spettacoli – racconta il direttore del Palio – è insegnare loro ad esprimere in scena i sentimenti. “Come faccio?”, ci dicono all’inizio. Il suggerimento è quello di ricordare un momento di gioia o di rabbia vissuto da ciascuno. Il risultato? Vengono fuori cose fantastiche e loro stessi sono sorpresi dalla forza che sono riusciti a portare in scena».

Si parte con un’ospitalità

A dare avvio al Palio (inizio spettacoli ore 20.15, le domeniche ore 18) sarà, giovedì 24 aprile, un’ospitalità: il Gruppo Kune dell’Itis “G. Vallauri” di Velletri, proveniente dal Palio di quella città con cui Udine è gemellata. Dopo di loro saliranno sul palcoscenico “Gli assetati”, gruppo post palio, sempre di Velletri.

I 26 gruppi scolastici

Domenica 27, dopo il successo dello scorso anno, tornano in scena ragazzi e ragazze del Gruppo Radio Magica Academy, accademia culturale post-diploma che si pone l’obiettivo di permettere a giovani adulti con disabilità di proseguire gli studi. Poi prenderanno il via gli spettacoli dei gruppi scolastici di Udine (Bearzi, Stellini, Zanon, Marinoni, Copernico, Marinelli, Malignani, Uccellis, Deganutti, Sello, Percoto) e della provincia di Udine e non solo (Linussio di Codroipo, Manzini di San Daniele, Bachmann di Tarvisio, Solari, Paschini, Linussio di Tolmezzo, Trubar–Gregorcichč di Gorizia, “D’Aronco” e Magrini Marchetti di Gemona, Iis Il Tagliamento di Spilimbergo, Civiform di Cividale, Gruppo di teatro delle superiori della Fondazione Bon di Tavagnacco). A questi si aggiunge il gruppo Stella Azzurra del Teatri Stabil Furlan.
La maggior parte degli spettacoli portati in scena è costituita da libere elaborazioni dei gruppi, ma non mancano anche testi d’autore, seppure sempre adattati. È il caso del Linussio di Codroipo che interpreterà “Allarmi!”, tratto dall’omonimo testo del 2016 di EmanueleAldrovandi. Il Bachmann di Tarvisio invece lavorerà sull’”Agamennone” di Eschilo, il Copernico su “La visita della vecchia signora” di Durrenmatt, il Marinelli di Udine sul “Don Giovanni” di Moliére.
Altra ospitalità, in collaborazione con Mitteland, il 10 maggio, sarà lo spettacolo “P.P.P. Ti Presento l’Albania” di e con Klaus Martini, attore ex studente del Malignani, diplomato alla Civica Accademia Nico Pepe di Udine, che ha trasformato l’esperienza teatrale nata al Palio in una professione.
A concludere la grande festa il 22 maggio sarà nuovamente la passerella di tutti i gruppi, ciascuno con 5 minuti del proprio spettacolo.

Stefano Damiani

Articoli correlati