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Friuli Centrale

Palmanova. Bastioni puliti, 20 forestali all’opera

All’opera in queste settimane a Palmanova una ventina di operatori forestali della Regione che, suddivisi in quattro squadre, si occuperanno della messa in sicurezza dei sentieri, del ripristino delle aree maggiormente frequentate dai vistatori, della pulizia delle murature, del taglio degli alberi pericolanti e, più in generale, della manutenzione straordinaria, della salvaguardia, della valorizzazione e cura del Parco Storico dei Bastioni.

Tra gli interventi, che saranno portati avanti fino a marzo, anche delicati sfalci in zone ad alta pendenza e di difficile accesso, dove è richiesta particolare esperienza e professionalità.
L’arrivo dei forestali è ormai una tradizione consolidata per la città stellata e quest’anno, gli interventi saranno per lo più dedicati alla pulizia e messa in sicurezza delle murature tra Porta Udine e Porta Cividale, in continuità con l’intervento, già completato, sulle Gallerie del Rivellino, recentemente riaperte con un percorso di visita raddoppiato.

«L’opera ormai decennale delle maestranze forestali è ben visibile da tutti – ha commentato Luca Piani, vicesindaco e assessore con delega ai Bastioni –; ricordiamo ancora bene le condizioni della cinta bastionata all’inizio degli interventi».

I lavori hanno consentito nel tempo di riscoprire luoghi che erano stati ormai perduti, lunette irriconoscibili e gallerie impraticabili. «Un risultato reso possibile dai forestali regionali, ma pure dai volontari della Protezione Civile e dagli stessi palmarini. Ciò consente alla Fortezza Patrimonio dell’Unesco di presentarsi al meglio in vista dell’avvio della nuova stagione di passeggiate e visite guidate», ha aggiunto Piani.

In questi anni di lavoro sono stati realizzati oltre 1.300 metri di staccionate di protezione, la posa di più di 6 mila metri quadrati di reti paramassi sui Baluardi, la pulizia di 80 mila metri quadrati di murature oltre allo sfalcio annuale di un’area di oltre 1,5 milioni di metri quadrati.

Tra gli altri, sono stati riportati alla luce, liberandoli dalla vegetazione, una galleria di contromina, un leone intatto su un fregio di una cortina (uno dei pochi sopravvissuti allo sfregio operato da Napoleone), la sistemazione di tre ponticelli in legno, la messa in sicurezza di tre lunette Napoleoniche, tre pozzi delle Lunette e tre Sortite.

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