Notizia in aggiornamento
20 febbraio, ore 18:30
La Presidenza della Conferenza episcopale italiana ha invitato le comunità ecclesiali a pregare per Papa Francesco, ricoverato da venerdì 14 febbraio al Policlinico A. Gemelli di Roma. L’Ufficio Liturgico Nazionale ha preparato alcune intenzioni di preghiera da inserire nelle Celebrazioni Eucaristiche e nella Liturgia delle Ore. È stato predisposto un sussidio, disponibile anche sul sito web dell’Arcidiocesi di Udine.
20 febbraio, ore 8:45
Nella prima mattina di giovedì 20 febbraio la Sala Stampa della Santa Sede ha comunicato che «la notte è trascorsa serena, il Papa si è alzato e ha fatto colazione in poltrona». Alcune fonti romane parlano di condizioni di salute serie ma non preoccupanti. Non è ancora chiara la lunghezza della degenza del Santo Padre al policlinico “Gemelli”.
19 febbraio, ore 20:45
Un nuovo bollettino medico, diramato poco dopo le 19, indica un leggero miglioramento nella salute del Santo Padre. «Le condizioni cliniche del Santo Padre si presentano stazionarie. Gli esami del sangue, valutati dallo staff medico, dimostrano un lieve miglioramento, in particolare degli indici infiammatori. Dopo aver fatto colazione ha letto alcuni quotidiani quindi si è dedicato alle attività lavorative con i suoi più stretti collaboratori. Prima di pranzo ha ricevuto l’Eucarestia».
Nel pomeriggio Papa Francesco ha ricevuto la visita della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con la quale «si è trattenuto in forma privata per 20 minuti».
19 febbraio, ore 17:30
Dalla Conferenza episcopale italiana è giunta una dimostrazione di affetto e vicinanza al Santo Padre, assicurando la preghiera: «Rinnoviamo la vicinanza delle Chiese in Italia a Papa Francesco – si legge in una nota -, ricoverato da venerdì 14 febbraio al Policlinico A. Gemelli. Nell’affidare al Signore l’operato dei medici e del personale sanitario, ci stringiamo al Santo Padre con affetto, invitando le comunità ecclesiali a sostenerlo con la preghiera in questo momento di sofferenza».
Notizia originaria: 19 febbraio, ore 9:00
«Un quadro complesso». Parole che ricorrono a ogni bollettino medico emesso a partire da venerdì 14 febbraio, quando Papa Francesco è stato ricoverato al policlinico “Gemelli” di Roma per l’aggravarsi dello stato di salute. Un quadro legato alle condizioni delle vie respiratorie del Santo Padre, che già nelle settimane precedenti aveva ripetutamente rinunciato a leggere discorsi e messaggi, affidando i testi preparati alla sola pubblicazione.
La nota diffusa nella mattinata del 19 febbraio afferma che «Il Papa ha trascorso una notte tranquilla, si è svegliato e ha fatto colazione». Il bollettino più preoccupante, tuttavia, è del pomeriggio di martedì 18 febbraio, quando la Sala stampa della Santa Sede ha diffuso un comunicato secondo cui «La tac torace di controllo alla quale il Santo Padre è stato sottoposto questo pomeriggio (martedì, ndr), prescritta dall’equipe sanitaria vaticana e da quella medica della Fondazione Policlinico “A. Gemelli”, ha dimostrato l’insorgenza di una polmonite bilaterale che ha richiesto un’ ulteriore terapia farmacologica».
Papa Francesco stava già seguendo una terapia cortisonica per curare l’infezione respiratoria polimicrobica insorta su un quadro di bronchiectasie e bronchite asmatiforme. Infezioni e terapie di non poco conto nel fisico di un uomo di 88 anni, peraltro già gravato da croniche difficoltà polmonari oltre che deambulatorie.
Tale quadro clinico ha causato un completo rimodulamento dell’agenda del Papa, il quale ha dovuto annullare l’udienza giubilare di sabato 15 febbraio e la sua presenza al Giubileo degli artisti, celebrato nel medesimo fine settimana. Per la Messa conclusiva del Giubileo dei diaconi – i cui eventi sono previsti dal 21 al 23 febbraio -, il Santo Padre ha designato mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, quale suo delegato per presiedere la solenne celebrazione.
Nei comunicati della Santa Sede, tuttavia, si riferise anche che il Santo Padre continua a essere «di umore buono» e si dedica alla lettura di giornali e di brevi testi. «Ringrazia per la vicinanza che sente in questo momento e chiede, con animo grato, che si continui a pregare per lui».
G.L.