Per molti e molte trasferirsi in un piccolo paese immerso nel bosco – e dunque godere della tranquillità della natura – è un vero e proprio sogno nel cassetto. C’è poi chi questo “salto” lo compie e prova a rendere concreto il proprio sogno. Lo hanno fatto ad esempio Barbara Pascoli e Massimo Crivellari, moglie e marito, scrittrice lei e fotografo lui. La coppia, dal 2007, ha scelto di vivere in un piccolo borgo dell’alta valle del Judrio, a Oborza, nel comune di Prepotto, proprio dietro a Castelmonte. A questo territorio e alla sua gente i due hanno dedicato «Radio Judrio», progetto che si articola in una mostra fotografica e in un libro appena pubblicato da «Kappa Vu».
Attraverso quattordici racconti – scritti da Barbara Pascoli e accompagnati dagli scatti di Massimo Crivellari – il libro vuole rappresentare l’affresco di una nuova frontiera, un’immersione in luoghi di confine e terre alte che soffrono dell’abbandono di chi se ne va. Chi rimane, dunque, diventa il testimone di un tempo che, altrove, non esiste più.
Oltre ad aver pubblicato diversi gialli, la raccolta «Il caso e le cose» e la saga familiare «Sorelle» (Kappa Vu), Barbara Pascoli è anche assessora del Comune di Prepotto con delega alla Cultura e alle Pari Opportunità, dal 2021 organizza il concorso letterario «Prepotto. I racconti dello Schioppettino». Massimo Crivellari, invece, è fotografo professionista e si occupa di industria e architettura. La sua ricerca sul paesaggio antropizzato, che indaga l’interazione tra l’uomo e l’ambiente, gli è valso il Premio Friuli Venezia Giulia Fotografia del CRAF. Ha pubblicato libri fotografici su natura, architettura e territorio, tra i quali «L’incanto delle Lagune e Alpi e Prealpi» (Magnus), «L’Isonzo e Il Carso» con testi di Andrea Bellavite (Leg), «Trieste» con testi di Pietro Spirito (Leg), «Il Collio» con testi di Lucia Pillon (Leg).
La mostra
La mostra di Crivellari è in programma a fine giugno al museo Smo di San Pietro al Natisone, dove resterà visitabile fino a fine agosto. Attraverso una trentina di scatti presenterà una Val Judrio lontana da idilli e nostalgie.
Anna Piuzzi