Nulla da fare per l’alpinista partito per scalare in solitaria lo spigolo Deye Peters nel gruppo del Jôf Fuart
È stato ritrovato senza vita il corpo del giovane Stefano Bazzacco, 24 anni, di Padova, disperso da ieri nel gruppo del Jôf Fuart, a Malborghetto Valbruna.
Il ragazzo aveva pernottato al Rifugio Pellarini, da dove ieri mattina era partito con l’intenzione di scalare da solo lo spigolo Deye Peters, una nota e difficile via di arrampicata che risale lo sperone Nord est della Torre delle Madri dei Camosci.
Proprio attraverso alla testimonianza del gestore del Rifugio, che aveva provato ripetutamente a dissuaderlo a portare a termine l’impresa in solitaria, le ricerche si sono concentrate in quella zona.
Grazie al fiuto del cane Asia del Cnsas Fvg, che è stato portato sul nevaio sottostante l’attacco dello Spigolo Deye Peters, è stato possibile ispezionare una buca presente sul manto e individuare il corpo sul fondo.
I tecnici del Soccorso Alpino si sono calati per una decina di metri e lo hanno recuperato riportandolo in superficie. Il medico legale ha constatato il decesso. Sono in corso le operazioni di recupero della salma con l’elicottero.