«Con gli ospedali già sovraccarichi e l’attuale carenza di anestesisti, se la vaccinazione non dovesse raggiungere almeno i due terzi della popolazione il rischio è di trovarci di fronte ad una stagione davvero difficile». Non nasconde la sua preoccupazione il dott. Guglielmo Pitzalis. Già responsabile della Medicina sociale del Dipartimento di Prevenzione di Udine, in un’intervista pubblicata sulla Vita Cattolica del 23 ottobre 2024 il medico mette in guardia: «Negli ultimi anni troppo poche persone si sono vaccinate e questo avvantaggia la circolazione dei virus».
Influenza, “picco” prima di Natale
Riguardo l’influenza Pitzalis spiega che il “picco” quest’anno è atteso prima di Natale: «Da qualche anno si sta sempre più anticipando dunque è bene vaccinarsi il più presto possibile, meglio se tra la seconda metà di ottobre e i primi giorni di novembre. E ricordiamo che se in una spalla si fa la vaccinazione antinfluenzale sull’altra si può fare quella anti Covid».
Meglio la doppia vaccinazione
Meglio dunque la doppia vaccinazione o vaccinarsi in due momenti distinti? «Meglio insieme – risponde il medico –, questo amplia l’efficacia di entrambe le vaccinazioni perché il sistema immunitario così stimolato risponde in modo più vivace».
E il Covid?
Alla domanda “Il Covid ci deve preoccupare?”, il medico risponde che «come era stato previsto, il virus attualmente in circolazione non è aggressivo com’era quello che abbiamo conosciuto nel 2020-21, ma si tratta pur sempre di un virus che può aggredire le vie respiratorie sia superficiali (con patologie simil-influenzali) sia profonde (con polmoniti e problemi di respirazione importanti)».
Per i bambini, la novità del vaccino per via nasale
Ancora a proposito di vaccinazione, Pitzalis ricorda che quest’anno, per quanto riguarda l’antinfluenzale, «c’è una grande novità per bambini e adolescenti: il vaccino per via nasale, vale a dire tramite una semplice spruzzata nel naso. Può essere somministrato dai 2 ai 16 anni».
Valentina Zanella
L’intervista completa al dott. Pitzalis si può leggere sulla Vita Cattolica del 23 ottobre 2024